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Berlusconi è stufo di Monti: "Non ha risolto la crisi"

Il Cav ai suoi: "La situazione nel Paese è drammatica. L'aumento dell'Iva darà una stangata ai consumi". Staccherà la spina?

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi ribadisce il sostegno al governo tecnico di Mario Monti, ma poi insiste sulla necessità di accelerare sulla riforma del lavoro, a cominciare proprio dal tanto discusso articolo 18. La riforma del mercato del Lavoro, spiega il Cavaliere nel corso dell'ufficio di presidenza del Pdl, "va fatta per ammodernare il Paese". "Situazione drammatica" - Ma se da un lato l'ex premier ribadisce il sostegno al governo Monti, dall'altro sembra anche che i suoi dubbi sui tecnici stiano tornando a crescere esponenzialmente. "La situazione è drammatica - ha confidato ai suoi -. Sono stato a cena con alcuni imprenditori e nessuno di loro ha dati positivi nelle sue aziende. Tante società pensano di delocalizzare, i beni di lusso sono cancellati, le famiglie fanno i conti con Imu, Irpef, costo della benzina e aumento dell'Iva" che, puntualizza Berlusconi, "darà una stangata ai consumi". L'ex premier lancia così un messaggio chiaro a Monti: le politiche economiche e fiscali di questo governo stanno portando il Paese e il suo tessuto imprenditoriale sull'orlo del baratro. Scontro tra forzisti e An - Nel corso dell'ufficio di presidenza degli Azzurri si è discusso delle recenti tensioni emerse nel partito, spacatto tra ex forzisti ed ex an. "Noi del Pdl dobbiamo stare fortissimamente uniti", ha detto Berlusconi ai suoi. "Non facciamoci del male": questo, in sostanza, il ragionamento fatto dal Cavaliere nel corso del suo intervento a Palazzo Grazioli. "Dobbiamo superare le eventuali incomprensioni tra ex", ha chiosato. Quindi è tornato ad attaccare Gianfranco Fini: "Senza il suo strappo e la diaspora di Futuro e Libertà a quest'ora noi saremmo ancora a Palazzo Chigi".

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