Cinepanettone, Natale addio Svolta di Neri Parenti
Regista fiorentino: "Al novanta per cento il prossimo film non si chiamerà Natale a... col nome di qualche luogo"
Dopo Natale sul Nilo, Natale in India, Natale a Rio, Natale a Beveerly Hills e tutti gli altri Natali a…, la prossima commedia non si chiamerà più Natale a. Clamoroso? Beh, un po' sì. Perché in qualche modo cambia un “brand”, un marchio che aveva fidelizzato il pubblico. Un titolo che sembrava eterno. I film commercialmente più fortunati degli ultimi vent'anni, con quel mix di luoghi esotici, equivoci farseschi, bellezze del momento, prodotti dalla FilmAuro di Aurelio De Laurentiis, cambiano nome. Lo conferma il regista di tutti i Natale a..., Neri Parenti. Fiorentino, allievo di Pasquale Festa Campanile, regista di tanti Fantozzi e successivamente direttore d'orchestra del duo di solisti Christian De Sica-Massimo Boldi, e poi di De Sica senza Boldi. «Al novanta per cento il prossimo film non si chiamerà Natale a, col nome di qualche luogo», dice il regista, che incontriamo a Cortina, in giuria del festival Cortinametraggio. «No, non ci sono state riunioni infuocate dopo gli incassi più modesti dell'ultimo film di Natale», prosegue. «Il film, Vacanze di Natale a Cortina, è stato pur sempre il terzo incasso italiano dell'anno. Può capitare: certi film incassano di più, altri di meno». Il prossimo film di Natale non lo scriverà con Enrico e Carlo Vanzina, ma con l'amico e co-sceneggiatore di sempre Alessandro Bencivenni, e con Domenico Saverni. «Stiamo decidendo fra due soggetti possibili: un film corale, con tante storie e tanti attori, e uno più semplice, con un cast più ridotto. Dipende soprattutto dalla disponibilità degli attori se riusciremo a fare il primo». Ma Christian De Sica, attore/feticcio dei “cinepanettoni”, c'è o non c'è? «Lui ci sarà di sicuro. Ma non ci sarà un solo attore a fare coppia con lui. Sarà una storia corale», conferma Neri Parenti. Che non è affatto spaventato dalla concorrenza di registi di commedie che hanno sbancato al botteghino nelle ultime stagioni, dai Benvenuti al Sud e poi al Nord, passando per la sorpresa Immaturi e per l'exploit di Zalone. «Ma no, ognuno cerca di giocare meglio che può le sue carte: è compito degli “anziani” essere abili nel contrastare i più giovani. Ci saranno sempre