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Musy è fuori pericolo di vita Resta in coma farmacologico

Ci vorranno settimane per capire se il consigliere comunale Udc di Torino, ferito a colpi di pistola, avrà danni cerebrali permanenti

Matteo Legnani
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Era gravissimo, tanto da far temere che ne avesse per non più di qualche ora. Invece, il consigliere dell'Udc Alberto Musy, ferito a colpi di pistola da uno sconosciuto aggressore il 21 marzo scorso davanti alla sua casa di Torino, è ufficialmente fuori pericolo di vita. Lo hanno comunicato oggi i medici del reparto di neurorianimazione dell'ospedale delle Molinette. Il quadro neurologico, riferiscono i medici, nelle ultime ore resta stabile. "La Tac- spiegano - ha evidenziato una lieve  riduzione dell'edema cerebrale" e "l'elettroencefalogramma è rimasto   sostanzialmente invariato". Inoltre "si rileva una normalizzazione dei  valori di pressione intracranica e gli scambi respiratori restano   soddisfacenti". La prognosi, comunque,  resta riservata "per quanto riguarda la valutazione dell'entità dei danni neurologici subiti, dei tempi e della qualità   del recupero" spiega il dottor Mario Illengo, primario di   neurorianimazione dell'ospedale Molinette. I medici specificano che ci vorranno ancora settimane, se non mesi, per dire che tipo di danni Musy abbia riportato. Il consigliere   comunale al momento continua ad essere mantenuto in coma farmacologico  e in assistenza respiratoria: "Questa mattina - aggiungono i medici -   si è provveduto a eseguire una tracheotomia. Procedura standard -   spiegano - per quei pazienti che si prevede possano richiedere   ventilazione prolungata nel tempo".  

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