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Calearo a Belpietro: mi dimetto ma non gli crede nessuno

Il parlamentare dei Responsabili, dopo le polemiche per le sue dichiarazioni a La Zanzara: sottoposto a gogna mediatica

Lucia Esposito
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Massimo Calearo, l'imprenditore ex Pd e Api e ora compponente di Popolo e Territorio, cede dopo le dichiarazioni rilasciata a La Zanzare (aveva spiegato di non andare mai alla Camera ma di tenersi ben stretto lo stipendio, poiché ha da pagare un mutuo da 12mila euro al mese). Così, l'ex uomo di Walter Veltroni, annuncia di essere pronto a dimettersi.  In un'intevista a Maurizio Belpietro, durante la trasmissione, "La telefonata",  respinge le accuse di  antiparlamentarismo: "Sono tre   mesi che non vado in Parlamento perché ho assistito mia moglie che era in fin di vita e passando le notti in ospedale e le giornate in  azienda, ho capito che il mio mestiere è quello dell'imprenditore".   L'esponente di Pt lamenta di essere stato sottoposto ad una gogna   mediatica: "non si possono estrapolare tre o quattro frasi da un   discorso articolato, le parole e i concetti vanno contestualizzati".   Se Calearo dovesse dimettersi, al suo posto subentrerebbe un   esponente di sinistra, Andrea Colasio, che Calearo avrebbe definito  filo castrista "In questo caso, si tratta di parole pronunciate   magari lontano dai microfoni. Se mi dimetto, in Parlamento entra un   signore che non la pensa come me. Punto e basta" Calearo a Belpietro: "Mi dimetterò presto",  guarda video su LiberoTv L'attacco a Veltroni "Io -ha proseguito Calearo - non ho scherzato sulla  crisi. E proprio per questo ritengo importante dover tornare a fare   l'imprenditore a tempo pieno". L'esponente di Pt ha spiegato anche perché ha abbandonato il Pd, con cui era stato eletto: "Sono entrato   in un partito che voleva ispirarsi a Blair e Obama e poi mi sono   ritrovato in una situazione come quella, ben diversa, in cui oggi quel  partito vive...". E Veltroni, che lo aveva sponsorizzato? "Da quando   ho appoggiato il governo Berlusconi non mi ha più rivolto la parola.   Mi dispiace per lui, è una questione di educazione".    Calearo, infine, ha respinto ogni ipotesi di irregolarità sulla  Porsche utilizzata in Slovacchia: "l'ho avuta nel settembre dell'anno   scorso per l'azienda, in Italia uso una 500 e una Lancia Thema", e sul  mutuo acceso presso l'istituto di credito di cui sono clienti molti   altri parlamentari, "il tasso di interesse è molto basso. Prima avevo  chiesto ad altre banche, ma quello era sicuramente il più   conveniente".

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