Tasse, benzinaio si crocifigge Befera: "Faccio il mio dovere"
Gestore di pompa costretta a chiudere si incatena davanti alla sede di Equitalia di Conegliano. Ma l'Agenzia non arretra
L'Italia conosce un'altra vittima della crisi economica. Dopo la tragica protesta del muratore che si è dato fuoco a Bologna e quella dell'operaio che a Verona ha fatto altrettanto, ecco il benzinaio di San Vendemiano, in provincia di Treviso, che si è incatenato davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Conegliano Veneto per mostrare tutto il suo dissenso contro il continuo rincaro dei prezzi e le condizioni al ribasso che vengono imposte dalle compagnie petrolifere. Crocifisso - L'uomo, che fortunatamente in questa nuova protesta non ha provato a togliersi la vita, il 52enne Giancarlo Borsoi, è il gestore di una pompa TotalErg e già lo scorso settembre aveva inscenato una simile protesta. All'epoca il benzinaio si mise un cappio al collo, questa volta invece si è "crocifisso" con le catene a una croce di legno legata a un lampione. "Sono stato costretto a chiudere. Erano stati aperti altri 3-4 distributori vicino al mio e io avevo chiesto di poter applicare degli sconti sui prezzi del carburante", ha raccontato per poi sottolineare come, nonostante l'appello rivolto ai sindacati, la compagnia non ha concesso il ribasso, costringendolo poi a chiudere la pompa. Befera: "Faccio il mio dovere" - Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha preso atto della crescente situazione di rabbia sociale, e in una lettera ha commentato il tentato suicidio dell'artigiano di Bologna che si è dato fuoco: "Il peso è schiacciante", ma "Equitalia dovrebbe fare il suo dovere". Leggi l'approfondimento.