Fini aveva punito Pivetti e Ingrao per mantenere i suoi benefit
Il taglio dei privilegi per gli ex presidenti della Camera colpisce solo Irene e Ingrao. Pierferdinando scrive a Fini: rinuncio da subito a benefit
Ci ha messo un mese esatto in più del Senato, ma, alla fine, anche la Camera dei deputati ha deciso di tagliare i benefit agli ex presidenti. Non più auto blu, tutela e segreteria vita natural durante, ma per soli dieci anni dalla cessazione del mandato. Fino a qui tutto bene. Un decennio dopo la decadenza dall'incarico, infatti, si suppone vengano meno esigenze di sicurezza particolari e, certamente, non c'è il rischio che arrivi corrispondenza da trattare. Ci potevano pensare prima, certo, ma è già qualcosa. Il problema è che non è finita. Perché la riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza della Camera ha voluto inserire nella nuova disciplina una clausola che suona come una beffa. Nessun taglio netto come accaduto a Palazzo Madama, ma una differenziazione ad personam tra ex presidenti. Infatti per gli ex presidenti eletti deputati nella scorsa o nell'attuale legislatura i 10 anni decorreranno a partire dal 2013. Quindi i past president Luciano Violante (Pd), Pier Ferdinando Casini (Udc) e Fausto Bertinotti (Rifondazione) potranno continuare a godere dei benefit per altri 11 anni. E ovviamente, in futuro, potrà continuare a godere dei privilegi anche l'attuale presidente della Camera, il futurista Gianfranco Fini. Passo indietro di Pierferdy - Casini ha però rinunciato ad ogni attribuzione che gli viene riconosciuta in quanto ex presidente di Montecitorio. Lo ha fatto con una lettera indirizzata al presidente della Camera, Gianfranco Fini, il giorno dopo la decisione dell'ufficio di presidenza di mantenere per gli attuali ex presidenti le attribuzioni per dieci anni a partire dalla prossima legislatura se questi hanno continuato ad esercitare il mandato parlamentare in questa o nella precedente. "Illustre Presidente - scrive - ho avuto il privilegio di guidare la Camera dei deputati dal 2001 al 2006 e ritengo di averla servita con onestà ed equilibrio, come da più parti mi è stato riconosciuto. Ho preso atto delle decisioni assunte ieri, a maggioranza, dall'Ufficio di Presidenza in relazione allo status degli ex Presidenti. Ringrazio Lei ed i colleghi ma Le comunico che non intendo avvalermi della delibera e rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi a questo status". Silenzio, invece, da parte di Fausto Bertinotti. Mentre Luciano Violante ha spiegato che non vuole partecipare alla "fiera dell'ipocrisia" e che prenderà una decisione circa la rinuncia dei benefit soltanto al termine della legislatura.