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Marò, il ministro vola in India Solidarietà ai pescatori morti

Di Paola andrà Trivandrum per far sentire la vicinanza dell'Italia ai due soldati trattenuti. De Mistura: "Impugneremo la decisione"

Nicoletta Orlandi Posti
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"Questa sera volerò in India per portare vicinanza e sostegno ai militari, non lasceremo soli i marò. Ai loro familiari assicuro con grande forza che l'impegno del governo prosegue senza sosta, questa certezza che sia di conforto ai familiari. Nulla sarà lasciato intentato fino a quando la vicenda non sarà risolta. I nostri militari sono parte integrante del nostro paese, se si ferisce la loro dignità si ferisce l'Italia". Così il ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, a Caserta in occasione dell'89esimo anniversario della costituzione dell'Aeronautica militare. Il ministro ha anche sottolineato come la risorsa umana accanto, alla tecnologia, conferma l'esigenza di modernizzare il nostro paese: "Signor Presidente - così il ministro rivolgendosi a Napolitano - l'Aeronautica militare rappresenta quelle risorse umane che sono esempio di coraggio e lealtà". Impugneremo la decisione indiana - Le autorità italiane sono pronte ad andare "il più in alto possibile" per riportare a casa i due marò detenuti in India. Lo ha dichiarato il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura. "Non molleremo mai i nostri marò, ha detto De Mistura spiegando che se l'Alta corte del Kerala dovesse esprimersi a favore della giurisdizione indiana sul caso dei due fucilieri del battaglione San Marco, l'Italia è pronta a "impugnare" la decisione e "portarla anche alla Suprema Corte". Quanto alla visita del ministro della Difesa G iampaolo Di Paola De Mistura spiega che il ministro si recherà prima a Trivandrum, dove sono detenuti i due marò, e successivamente a New Delhi dove incontrerà il suo omologo. Si tratta di una scelta che "non è casuale", rileva De Mistura. Il sottosegretario definisce anche "francamente inaccettabile" il fatto   che alla nave italiana Enrica Lexie, sulla quale sono ancora a bordo "bloccati" altri quattro marò italiani non sia consentito ancora di lasciare le acque del porto di Kochi. De Mistura ricorda anche che in questa vicenda ci sono "due pescatori morti, due persone povere, che meritano attenzione e solidarietà da parte delle autorità del Kerala ma anche da parte nostra. Comunque vadano le circostanze giudiziarie -dice- ci   ricorderemo di loro". Monti non andrà in India - Una visita a New Delhi del premier Mario Monti? "Non bisogna francamente esagerare". Così il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, ha risposto a chi gli chiedeva un parere sull'opportunità che Monti arricchisse di una tappa in India il suo viaggio asiatico per seguire di persona gli sviluppi del caso marò. La presenza di rappresentanti del governo italiano in India è già sufficiente, ha spiegato De Mistura, che nei prossimi giorni ripartirà per il Paese asiatico. Il sottosegretario è poi tornato sull'incontro dei giorni scorsi tra Monti e il premier indiano, Manmohan Singh, a margine del vertice sulla sicurezza nucleare a Seul, definendolo una "riunione costruttiva". L'Italia, ha spiegato, è in cerca di una "soluzione amichevole" e vuole che "i rapporti con l'India continuino a essere ottimi". De Mistura ha ancheribadito "tristezza" per la morte dei due pescatori indiani che, ha sottolineato, meritano "attenzione e solidarietà" indipendentemente dall'esito delle "circostanze giudiziarie".

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