Riforma, Elsa difende la creatura "Peccato che non piaccia a tutti"
Il ministro parla al Forum di Confcommercio: con le nuove regole le aziende non lasceranno più l'Italia
Elsa Fornero difende la riforma, lo fa al Forum di Confcommercio a Cernobbio, esprime il suo rammarico perché la riforma non è condivisa da tutta, spiega le sue ragioni: "Questa è una scommessa sul mercato del lavoro per rendere l'economia italiana maggiormente attrattiva rispetto a disinvestimenti, ad aziende che magari chiudono qui per aprire in Serbia. Non ci sembra che questo sia un cambiamento che stravolge i diritti. Non ci sembra di calpestare i diritti, nè di creare motivi per gravi tensioni sociali. Vorrei che gli imprenditori dicessero: 'In Italia si può investire, non è più un Paese che erige cittadelle, è un Paese nel quale si può competere e scommettere nel riconoscimento del merito". Il ministro del Lavoro e del Welfare spiega che la riforma approvata dal governo è finalizzata a «rendere più dinamico il mercato italiano e ad aumentare strutturalmente l'occupazione». Poi frena: "Nel 2013 sarà difficile creare nuovi posti di lavoro, perchè saremo ancora in crisi. Inoltre la riforma, ha spiegato il ministro, punta a migliorare la produttività dell'economia italiana. Il lavoro 'usa e gettà non può essere produttivo" L'appello agli imprenditori "La durata del contratto può essere di 36 mesi e cercate di farli di quasi 36 mesi dove è possibile". E' l'appello che il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha rivolto oggi ai datori di lavoro riuniti a Cernobbio. "E' chiaro - ha precisato il ministro - che, se uno ha bisogno per un mese, lo farà per un mese, ma non può essere generale". Il governo ritiene che ci siano "flessibilità buone da preservare. Qui abbiamo adottato il concetto che la flessibilità è un fattore produttivo per l'impresa, e i fattori produttivi hanno un costo: se vuoi un pò più di flessibilità rispetto al contratto dominante, paghi qualcosa in più". "Di qui - ha concluso il ministro - il contributo che è stato lungamente contrastato e che contiene anche un premio alla stabilizzazione. Se dopo il contratto di lavoro a tempo determinato stabilizzi, avrai una restituzione parziale, non totale, di quello che hai pagato prima. Questo è un buon principio che tiene il contratto in vita, lo rende un pò più lungo di quanto non sia attualmente". Il ministro è convinta che la mobilità morirà nel 2017 "se non stravolgono le cose che abbiamo fatto".