Mali, sospesa la costituzione Colpo di stato dei militari
I ribelli occupano la presidenza della Repubblica dopo una dura battaglia. Sciolte tutte le istituzioni, via al coprifuoco
Colpo di Stato in Mali. I militari ribelli, dopo le sedi della radio e della televisione pubbliche, hanno occupato anche la Presidenza della Repubblica, che avevano attaccato in massa ieri nella capitale Bamako. Formato un Comitato Nazionale per la Restaurazione della Democrazia e dello Stato, del quale ha assunto la guida uno degli ufficiali golpisti, capitano Amadou Sanogo: questi è apparso in tv per invitare la popolazione alla calma e condannare preventivamente eventuali saccheggi. In tutto il Paese africano è stato proclamato il coprifuoco "fino a nuovo ordine". Sciolte le istituzioni e sospesa la Costituzione. Al termine di una violenta battaglia nel cuore della capitale maliana sono stati arrestati numerosi ministri, tra cui i titolari di Esteri e Interno, rispettivamente Boubeye Maiga e Kafouhouna Konè. Incerta la sorte del presidente Amadou Toumani Tourè, che si era asserragliato nel proprio Palazzo: secondo fonti riservate a lui vicine, sarebbe riuscito a fuggire, ma non si sa dove. Le truppe ribelli avevano intrapreso la rivolta dapprima soltanto per protestate contro "l'incompetenza e l'incapacità del regime", cui imputavano la pessima gestione della crisi nel nord, dovuta alla rivolta della minoranza dei Tuareg. Finora si erano però limitati a reclamare maggiori forniture di armi e un migliore equipaggiamento, adesso hanno invece conquistato il potere.