La benzina vola verso 2 euro Così aumentano altri prezzi
Da noi la verde è la più costosa d'Europa: sempre meno gente fa il pieno e aumenta la spesa per alimentari: verdure a +9% in due mesi
Il bello, si fa per dire, della benzina italiana è che per più o meno il 60% è fatto di tasse, anziaccise. E nonostante questo sopra ci si paga l'Iva. Che è pure destinata a crescere al 23%. Non c'è quindi da meravigliarsi se la salita della benzina genera un doppio effetto deprimente. Da un lato fa salire tutti i costi dei beni che normalmente entrano nel carrello della spesa di una famiglia e quindi abbatte il trend dei consumi. Dall'altro nel breve termine fa aumentare il gettito dello Stato, come hanno fatto notare gli artigiani della Cgia di Mestre calcolando un extragettito di 4 miliardi in soli 4 anni. Mentre nel medio termine abbatte i consumi e stimolando la decrescita rende anche lo Stato meno ricco. Tanto più che il prezzo finale della benzina in Italia è il più carod'Europa. Ovviamente «per effetto della tassazione», spiega Piero De Simone, direttore generale di Unione Petrolifera, nel corso della «Telefonata» di Maurizio Belpietro. «Rispetto ad altri Paesi europei, in quest'ultimo anno i prezzi sono cresciuti di circa 20 centesimi sulla benzina e 23 sul gasolio per effetto dell'aumento di accise e Iva». E qui si inserisce un terzo effetto sul quale si ragiona meno spesso:la contrazione dei consumi petroliferi. «I consumi stanno precipitosamente riducendosi. L'anno scorso abbiamo perso 2 milioni di tonnellate di prodotti. E negli ultimi 4 anni», ha evidenziato De Simone, «l'Italia ha perso 20 tonnellate. La gente di fronte all'aumento dei prezzi consuma meno». Ci sono gli sconti i self service, ma di fatto sono palliativi rispetto al caro benzina. Per inciso i prezzi alla pompa sono arrivati a toccare idue euro. Non in tutta Italia, ma in quelle Regioni del Centro dove i cittadini automobilisti ai rincaridel governo Monti si trovano pure a subire gli aggravi imposti dallo sforamento della spesa sanitaria e di altri comparti locali.Nel complesso, in tutte le Regioni d'Italia, l'inflazione continua a salire. Alcuni esempi. Nel mese di febbraio, le impennatepiù rilevanti rientrano nel dagli alimentarinonlavorati e dai beni energetici non regolamentati (per entrambi +1,7%). Impressionante è stato l'au - mento dei prezzi dei vegetali freschi (+8,7% in termini congiunturali). In proporzione peggio è andata ai prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza. Qui i rincari sono del 4,5% su base annua (+4,2% a gennaio). In generale dati sulla crescita dei costi differiscono spesso in base a chi li calcola (la Coldiretti vede addirittura un +3,3%), ma quello che è certo è il trend che galoppa anticipando una terribile situazione che il mondo occidentale ha conosciuto per la prima volta a metà degli anni Settanta. Si chiama stagflazione ed è il mix di inflazione importata e di stagnazione. C'è da sperare che la bomba di liquidità lanciata dal governatore della Banca Centrale europea riesca a rimettere in moto l'economia prima che gli ingranaggi della stagflazione s'inceppino. Per il momento c'è un 50% di possibilitàdi riuscita. Ma su tutto aleggia l'alieno del brent. la continua salita del prezzo del petrolio «europeo» rischia di rompere i piani di Draghi. l'enorme liquidità indirizzata a basso costo alle banche non è sostenuta dai consumi. Va quindi a rimpinguare i prezzi delle materie prime, soprattutto il brent. Il Wti, infatti è controllato più facilmente dagli Usa, mentre il petrolio arabo non è quotato. Di conseguenza il piccodel brent, se il prezzo dovesse arrivare a 150 dollari, avrà un effetto dirompente sui bilanci degli Stati. Secondo alcuni analisti la benzina a 2,4 euro (e lo scenario non è per nulla irreale) creerebbe un problema nei conti e renderebbe quasi indispensabile per il governo del Professor Monti una nuova manovra. Resta infatti imprescindibile l'obiettivo del pareggio di bilancio al 2013. Così per far quadrare i numeri si strozzerà ulteriormente il contribuente. Ribadiamo, il contribuente onesto. Come molto chiaramente hanno spiegato ieri i magistrati contabili della Corte dei Conti. Teniamo d'occhio il prezzo della benzina.Quest'anno sarà l'indice di quanto gli italiani desidereranno fuggire all'estero.