Moretti contro Bertinotti: "Sciagura della sinistra"
Regista attacca ex leader Rifondazione: "Caduto Prodi, persi 10 anni". La replica di Fausto: "Allora D'Alema e Amato?"
I mali della sinistra? Colpa di Bertinotti. Almeno secondo Nanni Moretti. Il regista che sferzò la sinistra a Piazza Navona torna ad attaccare l'ex leader del Pc che "in nome dei lavoratori che diceva di rappresentare tolse la fiducia a Prodi e, secondo me, di fatto fece perdere 10 anni a questo Paese". Già nel 2001, all'indomani delle politiche, da Cannes dove stava presentando il suo film "La stanza del figlio" si scagliò contro Bertinotti ritenendolo l'unico responsabile della debacle della sinistra. Ai microfoni della Rai disse: ''Non capisco perché Berlusconi debba ringraziare milioni e milioni di persone quando ne dovrebbe ringraziare una sola: Fausto Bertinotti". La replica - Le parole del regista, affidate a un'intervista a Repubblica, non sono sfuggite all'ex segretario di Rifondazione Comunista che infatti passa decisamente al contrattacco. "Qualche generoso cronista dovrebbe informare il molto saccente Nanni Moretti che la rottura tra Rifondazione Comunista e il governo Prodi è del 1998 e che dopo tale rottura, e prima del ritorno di Berlusconi, vennero i governi di Massimo D'Alema e di Giuliano Amato e che poi, dopo il governo Berlusconi, nel 2006 tornò di nuovo a vincere la coalizione guidata da Romano Prodi". "Un'esperienza che rivendico" - "Dopo quella lontana rottura il Prc, ed io con esso - prosegue in una nota l'attuale presidente della Fondazione Camera dei deputati - ha fatto un gran cammino che gli ha consentito di vivere l'esperienza del movimento altermondialista da Porto Allegre a Genova e oltre". "Per parte mia - conclude - è un esperienza che rivendico: non a tutti è dato di essere autonomi dal potere. Per scelta volontaria ho lasciato il ruolo di direzione politica nel 2008, nel frattempo, da quella rottura era passata una intera storia. Anche chi è eccessivamente affezionato alle sue opinioni - è la stoccata finale - potrebbe vedere che non esiste alcun rapporto di causa ed effetto tra i due fatti".