Marines, uno su 5 stressato Pochi soldi per curarli
Dal 2001 ad oggi 31 mila soldati sono stati rimandati a casa per "disturbi della personalità", 260 mila sono stati dichiarati sotto stress
Un soldato americano su cinque che ha prestato servizio in Iraq o in Afghanistan ha problemi pschici. Uno di questi è il sergente americano che ha ucciso senza pietà sedici civili a Kandaha. Proviene dalla base Lewis McChord di Washington ed era stato assegnato a un'unità di forze speciali. Se la sua psicolabilità fosse stata accertata in tempo si sarebbe evitata una strage. Purtroppo i suoi superiori non se ne sono accorti, o forse non hanno avuto modo di seguirlo i pochissimi psichiatri messi a disposizione dall'esercito Usa. Il Corriere della Sera rivela che a fronte di 400mila militari americani che soffrono di problemi psicologici ci sono solo 400 esperti in malattie mentali. Troppo pochi e troppi alti i costi per assisterli. Il bonus finanziario per ognuno dei soldati ritenuti malati è di circa 1,5 milioni di dollari spalmanti nell'arco di una vita, mentre il costo di un soldato "attivo" è di circa un milione. Ecco allora che la consegna non scritta per gli ufficiali medici è quella di ridurre il numero di soldati a cui è riconosciuta la sindrome da stress. Dal 2000 al 2006, comunque, i veterani che soffrono di "disordine da stress post traumatico sono raddoppiati: 260 mila. Ad altri 31 mila sono stati diagnosticati "disturbi della personalità" che a diversamente dallo stress non costa nulla allo Stato. L'autore del massacro di 16 civili nella provincia di Kandahar è un sergente americano di 35 anni, sposato e con due figli, che in passato aveva prestato servizio per tre volte in Iraq e da dicembre aveva iniziato la sua prima missione in Afghanistan. Lo ha rivelato la Cnn, citando una fonte militare americana che ha chiesto l'anonimato. Il militare era assegnato al supporto delle forze speciali, Berretti verdi o Navy Seals, impegnate nella stabilizzazione di un vicino villaggio.