Monti terrorizza i politici: Premier nel 2013? Forse
Il prof: "Se riuscirò a raggiungere gli obiettivi secondo mandato improbabile". Visto come sta andando, la Casta trema
Sobrio, enigmatico, una Sfinge. Il professor Monti regala alla politica italiana un altro indovinello. Intervistato dall'agenzia Bloomberg, il premier ha detto che "non è probabile un secondo mandato a Palazzo Chigi se l'esecutivo riuscirà a raggiungere gli obiettivi che si è posto". Qualche parola buttata lì con nonchalance. I più attenti, a Roma, hanno però già rizzato le orecchie e fatto due calcoli. In quella frase c'è qualche elemento non poco inquietante per le orecchie politiche. Innanzitutto quel "non è probabile" lascia aperta la porta a ogni eventualità. Secondo: è l'ultima parte del ragionamento a gettare ombre sinistre davanti alla Casta. Il governo riuscirà a raggiungere gli obiettivi che si è posto? E qui Monti, scaltro, tende la trappola. Nell'agenda dell'esecutivo tecnico c'è taglio agli sprechi, liberalizzazioni, riforma del lavoro, crescita. Tutti punti che finora hanno lasciato molto a desiderare molto per colpa dei partiti convinti di poter sabotare le riforme a fini elettorali. Ma se l'Italia non esce dalla secca, Monti potrebbe tornare utile anche per la prossima legislatura. E qui, dicono rumors romani, è scattato il terrore nelle sedi di partito: slittano le elezioni del 2013? Fantapolitica. Più probabile che, con il presidente Napolitano al suo fianco anche se per le ultime settimane di mandato, Monti possa trasformarsi da premier tecnico a candidato politico, magari di una mega-coalizione. E lì il terrore passa dai Palazzi romani alle case degli italiani, che già prevedono lacrime e sangue all'infinito.