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Marò, niente periti italiani: altro schiaffo al governo

L'India non fa partecipare nostri esperti alla prova balistica sulle armi dei 2 soldati. Terzi: "Così siamo senza garanzie"

Nicoletta Orlandi Posti
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Esclusi i periti italiani dalla perizia balistica sulle armi dei due marò italiani accusati di aver ucciso due pescatori indiani. Il tribunale di Kollam ha respinto oggi una richiesta per la presenza di nostri esperti italiani all'esame sulle armi dei marò in servizio anti pirateria a bordo della petroliera. I due maggiori del Cis, Paolo Fratini e Luca Flebus, erano giunti in India quattro giorni fa per collaborare con la polizia indiana, La prova, che era stata rinviata a causa di uno sciopero, è considerato decisivo per le indagini in quanto potrebbe scagionare i due fucilieri del reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I risultati dovrebbero essere resi noti nel fine settimana. Dopo l'incontro ieri con i due militari italiani, il ministro degli Esteri, Giulio Terzi era ripartito sottolineando come il clima attorno a questo caso sia migliorato.  In realtà con questa decisione si allarga lo strappo tra Italia e India che, nonostante non ci siano al momento delle prove e fossero molte le imbarcazioni nell'area della tragedia, è convinta della responsabilità dei nostri Marò. Nessuna garanzia - "Se i nostri esperti non ci sono non abbiamo garanzie: queste continue novità sul piano procedurale e legale non sono assolutamente un segnale positivo". Così il ministro degli Esteri Giulio Terzi commenta la notizie che i carabinieri del Ros potrebbero rimanere esclusi dalla perizia balistica sui proiettili che hanno causato la morte dei pescatori indiani nel caso dei due marò italiani.

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