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Criminali contro pecorelle Chi è la vittima?

Video Corriere.it, un ragazzo provoca il carabiniere: "Pecorella, pezzo di m...". Lui tace e sopporta. Cav: "Simbolo dell'Italia migliore"

Andrea Tempestini
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Il video pubblicato dal Corriere.it martedì pomeriggio in cui un manifestante No Tav insulta un carabiniere sull'A32 Torino-Bardonecchia sta facendo discutere il web, le televisioni, le radio (guardane un estratto trasmesso da Ballarò). Nel filmato un manifestante continua a bersagliare di insulti l'agente, definito più volte una "pecorella". Il carabiniere viene poi sfottuto per lo stipendio troppo basso. E ancora, il No Tav gli chiede se quando bacia la sua fidanzata tiene indossa la mascherina, "così non le attacchi le malattie". Il balordo continua a provocarlo, gli dice "pezzo di m..." guardandolo dritto negli occhi, compiacendosi della presenza delle telecamere, gli chiede se "vuoi sparare". Il No Tav, che si sente protetto da una sorta di impunità, arriva anche a svelare il suo nome. Il tutto sotto gli occhi attenti e rabbiosi del carabiniere, che però non dice nulla, non può dire nulla, non può e non deve alzare un dito, altrimenti passerebbe dalla parte del torto, verrebbe etichettato come la causa delle violenze, anche se quella che ha dovuto subire è una violenza verbale inaccettabile. Secondo voi chi è la vera vittima, il carabiniere o il manifestante? Vota il nostro sondaggio. Il comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, ha personalmente telefonato al militare per complimentarsi "per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate, che hanno impedito a una situazione delicata di degenerare in ulteriori incidenti". Per il "lodevole comportamento tenuto a fronte della grave provocazione", il comandante generale ha tributato al carabiniere un formale "encomio solenne". Sulla vicenda si è espresso anche l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: "Quel carabiniere è il simbolo dell'Italia migliore" ha detto. Altre violenze - Questa mattina intorno alle 12 gli operatori di Corriere.tv sono stati aggrediti da un gruppo di militanti No Tav nell'aiuola del presidio sull'autostrada Torino-Bardonecchia all'altezza di Chianocco. Un ragazzo è stato colpito al naso. Al loro furgone sono state tagliate le gomme e sono stati costretti ad andare via su un'altra auto.  

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