All'asta i premi degli Oscar Gli organizzatori si arrabbiano
Le 15 statutette, tra le quali quella di Orson Welles e dello sceneggiatore di "Quarto Potere", sono state vendute per 3 milioni di euro
E' stata messa all'incanto dalla casa d'aste 'Nate D. Sanders' di Los Angeles, malgrado una nota ufficiale di protesta degli organizzatori dei premi Oscar, una collezione comprendente quindici statuette, alcune delle quali di elevato valore storico oltre che cinematografico. I lotti nel loro complesso sono stati battuti a oltre 3 milioni di dollari, equivalenti in euro a quasi 2,3 milioni. L'American Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che sovrintende alla cerimonia di consegna degli Oscar di cui tre giorni fa è andata in scena l'84esima edizione, si era opposta alla vendita proprio per il pregio artistico sotteso alle statuette, e per il significato che rivestono. "Siamo fermamente convinti che questi premi si debbano vincere, e non acquistare", recitava un comunicato. "Malauguratamente, dal momento che il nostro accordo sul comportamento dei vincitori non è stato istituito che nel 1950, non disponiamo di alcun mezzo legale per bloccare la commercializzazione di queste particolari statuette". Tutte quelle messe all'asta nell'occasione erano infatti precedenti a tale anno, quando fu stabilito che chi si aggiudica un Oscar non può cederlo in cambio di denaro. A proposito di soldi, la statuetta che nella fattispecie ha realizzato di più, 588.455 dollari, è quella andata nel 1941 a Herman Mankiewicz come co-autore della sceneggiatura originale di 'Quarto Potere'. La stessa casa d'aste in dicembre aveva venduto per poco meno di 900.000 dollari l'esemplare assegnato a suo tempo a Orson Wells con la stessa motivazione. Seconda e terza in classifica sono risultate, rispettivamente, le statuette per il migliore film attribuite a 'Cavalcata' nel 1934 e a 'Skippy' nel 1931: l'una è stata acquistata per 332.165 dollari, l'altra per 301.973. Si tratta dei premi Oscar più antichi mai messi in vendita. Ai piedi del podio l'Oscar per il migliore film andato nel 1942 a 'Com'era verde la mia valle', quarto con 274.520 dollari. "La gente", ha commentato Nate Sanders, "continua a essere attratta dalla magia dei film, ed è stata estremamente entusiasta di fare offerte per questi lotti. Lo dimostrano, ha sottolineato il proprietario della casa, "l'elevata domanda e i prezzi finali". Con buona pace della storia, e del cinema.