Chiabotto, il sogno frustrato "Voglio fare un varietà"
L'ex Miss Italia: "Faccio la tv dei ragazzi, ma vorrei un altro programma. La tv di oggi? Meno attenta ai ragazzi"
Miss Italia 2004, conduttrice di programmi televisivi di successo, protagonista di spot che prendono campo fino a diventare serie tv. Cristina Chiabotto è tornata sugli schermi, al timone insieme a Marco Berry di un programma pomeridiano per ragazzi: Bau Boys (dal lunedì al venerdì alle 17 su Italia1 per 40 puntate). Lo show, che si occupa di tutela degli animali, è alla seconda edizione. «La trovo una sfida molto divertente. Già in passato mi è capitato di condurre show per bambini, come lo Zecchino d'Oro, ma stavolta il target è diverso: abbiamo a che fare con i più grandicelli e con una sensibilità più sviluppata. Anche l'orario di messa in onda è quello classico della tv per ragazzi: quando ero piccola io, alla stessa ora tutti i giorni guardavo i cartoni animati di Bim, Bum, Bam. Era ora che la televisione generalista tornasse a occuparsi di questa fascia di pubblico», ci dice Cristina, convinta che la tv oggi sia meno attenta alle esigenze dei ragazzi: «Credo di sì. Non sta certo a me fare la predica, anche perché i miei 26 anni sono troppo pochi, per dire “ai miei tempi…”, però noto che il linguaggio è cambiato e che si raccontano meno esperienze positive. Del resto, anche i ragazzi sono diversi: sempre alla ricerca di nuove forme di divertimento; prima andavamo matti per le cose semplici». Ma qual è il suo ruolo in Bau Boys? «Sarò il sergente Chiabotto e condurrò da studio, mentre Marco Berry andrà in esterna. Al di là di noi due, i veri protagonisti saranno i Bau Boys, i nostri ragazzi, impegnati ogni giorno in una nuova missione: denunceranno gravi situazioni di abbandono, per esempio. E non si occuperanno solo di cani e gatti, ma anche di altri animali, come i delfini e i cavalli. In studio con me ci saranno anche un vero veterinario, anzi un Bau Boy veterinario, e un sergente a quattro zampe, il Golden ReTriever Oscar». Una nuova avventura televisiva che la prende molto «perché unisce due mondi che amo, i bambini e gli animali. Quand'ero piccola anch'io avevo un cane, un labrador per l'esattezza; oggi, con lo stile di vita frenetico che ho, non potrei mai assumermi una responsabilità del genere». A un certo punto della sua carriera, la Chiabotto ha condotto programmi di punta come Scherzi a Parte, Le Iene, o il Festivalbar. Per non parlare dello sport, con Controcampo e di nuovi format come Real Tv. Insomma, un sacco di trasmissioni. Mentre oggi la si vede molto meno in tv e lei ci spiega perché: «Partiamo dal presupposto che nel mondo dello spettacolo il posto fisso non esiste: bisogna reinventarsi di continuo. Detto questo, non credo di aver subìto una battuta d'arresto. Il successo per me è arrivato velocemente e, poco più che ventenne, mi sono ritrovata a condurre show importanti. Una grossa responsabilità! Quando le cose succedono così in fretta, a un certo punto senti il bisogno di fermarti e scegliere meglio i lavori, per non commettere errori e bruciarti. A me non serve apparire in tv tutti i giorni: preferisco fare solo quello che mi piace. Per esempio, sono protagonista di spot di successo e poi faccio la radio». Già, la radio. «Faccio un'alzataccia tutte le mattine: le cinque e mezza; non ci ero proprio abituata! Però sono molto contenta: la radio aiuta e forma moltissimo. Conduco un programma del mattino che si intitola Pronto Kissei?, su «Radio Kiss Kiss»: ogni giorno scegliamo un argomento, che va dal gossip leggero all'attualità, su cui ognuno può intervenire telefonando». Intanto, pensando al dopo Bau Boys, Cristina ha un sogno: «Sicuramente, se potessi scegliere, mi piacerebbe fare un programma di viaggi: adoro visitare posti nuovi. Una produzione itinerante, che descriva al pubblico a casa località e usi ogni volta diversi, farebbe al caso mio. E poi ho ancora il mio sogno nel cassetto: il varietà. Uno spettacolo vero, in cui una show girl possa dimostrare di saper ballare e cantare, oltre a condurre». di Giovanni Luca Montanino