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Il candidato Pd contro il Pd primarie surreali a Palermo

Domenica il voto. Faraone, della corrente di Renzi, polemizza con Bersani per il sostegno alla Borsellino e diserta l'incontro col segretario

Matteo Legnani
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Le primarie continuano ad avere un effetto dirompente sul Pd. Dopo la scoppola subita dal partito di Bersani a Genova, dove il candidato vendoliano Marco Doriaha fatto piazza pulita del sindaco uscente Marta Vincenzi, provocando le dimissioni dei vertici regionali del partito, scoppia il caso Palermo. Nel capoluogo siciliano, la scelta del candidato sindaco alle prossime comunali si terrà domenica. E il candidato del Pd si schiera apertamente e polemicamente contro Bersani e i vertici di partito. Accade infatti che Davide Faraone sia esponente della corrente "rottamatora" guidata da Matteo renzi e non goda esattamente delle simpatie della nomenklatura piddina. La quale non nasconde, viceversa, le sue simpatie per Rita Borsellino, ufficalmente candidata da Sel e Idv.   Per tutta risposta, Faraone ieri ha disertato l'incontro con bersani e distribuito ai militanti una lettera aperta in cui lo accusa di essersi "tolto la maglia di arbitro per fare il dodicesimo uomo in campo. Questo non è il mio Pd e nemmeno quello di tanti militanti che assistono impotenti alla lotta tra le burocrazie romane". Replica di Bersani: "Le primarie non sono una cena di gala". Con premesse così, domenica ci sarà da divertirsi.

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