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I No Tav promettono: "Sarà guerriglia"

Abbà in fin di vita. Sul web gli antagonisti puntano il dito contro gli "sbirri assassini": pronte le azioni di guerriglia

Andrea Tempestini
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L'attivista No-Tav Luca Abbà è caduto da un traliccio dell'alta tensione nei pressi della baita Clarea dopo essere rimasto folgorato e le sue condizioni sono gravissime, anche se secondo le ultime indiscrezioni, pur in coma farmacologico, non sarebbe più in pericolo di vita. Sui siti internet è comparsa l'ultima telefonata di Abbà, in cui il militante si vanta di aver beffato la polizia: "Sono sul traliccio, proprio di fronte alla baita, sono sfuggito ai controlli e mi sono organizzato per salire con le corde". In merito all'incidente che ha coinvolto l'attivista, la Questura di Torino ha precisato che "personale in abiti civili presente nei pressi del citato traliccio ha immediatamente e ripetutamente invitato il manifestante a desistere dall'iniziativa e a scendere per porsi in sicurezza. Non cogliendo l'Abbà tale invito - ha aggiunto la Questura nella nota che ha diffuso - si faceva intervenire personale specializzato del nucleo rocciatori della Polizia di Stato al fine di soccorrere il manifestante, che, invece, dichiarava la sua ferma e convinta intenzione a rimanere sul tralicco, pur di fronte ai ripetuti ammonimenti di pericolo concreto del gesto posto in essere. A tal punto - concludeva la Questura - personale di Polizia, al fine di salvaguardare l'incolumità del predetto, faceva avvicinare al traliccio un attivista del movimento, già presente al presidio Clarea, per ribadire ulteriormente l'invito all'Abbà di porsi in sicurezza, ennesimo invito rimasto inascoltato. Dopo qualche minuto il manifestante cadeva al suolo". "Eroe della resistenza" - Il gesto di Abbà, insomma, è stato scriteriato, rischiosissimo, e la Questura ha cercato fino all'ultimo secondo di farlo desistere dai suoi intenti. Eppure sul web e non solo i movimenti antagonisti puntano il dito contro gli "sbirri infami e assassini". Il sito Indymedia, portale che è il megafono del movimento no-global, non si fa scrupoli a parlare di "tentato omicidio in Valle". Il movimento No-Tav, su Twitter, "dichiara lo stato di allerta. Probabile allargamento. News a breve". Gli stessi No-Tav, in precedenza, avevano accusato la polizia: "Uno sbirro ha provato a farlo scendere, manovra assolutamente assassina, senza reti o altri strumenti di protezione. La responsabilità delle forze dell'ordine è inconfutabile. Sbirri assassini". Su Twitter in cima alle classifiche di tendenza c'è l'hastag #forzaluca, e i commenti dei sostenitori descrivono Abbà come "un eroe della resistenza", "una vittima dello Stato", la prova che "Manganelli e i suoi stanno dimostrando chi è pronto all'omicidio". E pronta a uccidere, secondo i No-Tav, ovviamente sarebbe la polizia.  

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