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Milan-Juve, ira e parrucchini Cosa ha detto Galliani a Conte

Ad rossonero e allenatore bianconero ai ferri corti negli spogliatori. Gli arbitri contro Buffon, moviola selvaggia e rischio squalifiche

Giulio Bucchi
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Il mito di Calciopoli voleva Milan e Juventus avversari sul campo ma alleati d'acciaio nelle stanze del potere, magari contro l'Inter. Da oggi, forse, quel mito tramonterà per sempre (e per molti tifosi di entrambe le sponde: finalmente). Tutto legato alla sfida-scudetto di sabato sera a San Siro, con il gol di Muntari non visto da arbitro Tagliavento e guardalinee Romangoli, la rete di Matri annullata per fuorigioco assai dubbio, gomitate, spinte varie. E ancora, insulti dentro lo stadio, a bordo campo, davanti alle telecamere e dietro i microfoni (ascoltare l'audio di Carlo Pellegatti per credere). Non un bello spettacolo per la partita più attesa dell'anno. Conte contro Boban: lite in diretta. Guarda il video su LiberoTv Carlo Pellegatti, insulti in diretta a Conte. Guarda il video su LiberoTv Rischio squalifiche - Quei veleni rischiano di durare per parecchie settimane. Un po' come le possibili squalifiche. Innanzitutto, Adriano Galliani e Antonio Conte. Nell'intervallo, l'amministratore delegato milanista è sceso nel tunnel per dirne quattro a Tagliavento, sulla sua strada ha incontrato Conte ed è iniziato l'alterco: "Ecco cosa succede quando si piange", "Siete la mafia del calcio". Botta e risposta cui si aggiunge, secondo alcuni testimoni, una poco simpatica battuta dello scarsocrinito Galliani sui capelli di Conte, da tempo ormai immemore al centro di ironie extracalcistiche (vero, Materazzi?). "Stai zitto tu, che hai il parrucchino" sarebbe la frase incriminata. Non è dato sapere la replica di Conte. Per entrambi la prospettiva del deferimento e della squalifica è dietro l'angolo: per Galliani perché non poteva stare lì, per Conte perché le parole sulla "mafia" e sui condizionamenti non possono passare lisce. Le conseguenze, in questo senso, sarebbero ben più pesanti per la Juve, che rimarrebbe priva del suo faro non solo tecnico ma soprattutto emotivo. Veleni e moviole - Questo è l'unico caso di cui si discuterà senza moviola. Perché per tutto il resto c'è il video, eccome. Si inizia dal gol di Muntari con Buffon che respinge oltre la linea di mezzo metro. "Se me ne fossi accorto sono onesto: non l'avrei detto all'arbitro", ha ammesso Gigi nel dopogara. E giù critiche sull'antisportività. Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Nazionale Arbitri, se l'è presa: "Che delusione le parole di Buffon, non è un buon esempio". Il Milan potrebbe chiedere una squalifica per il portierone, anche se il difensore rossonero Thiago Silva sconfina: "Io avrei fatto lo stesso". L'altro capitolo riguarda Mexes, Borriello, Muntari, Lichtsteiner, Pirlo, Van Bommel. Il francese avrebbe dato un pugno all'ex milanista, possibile squalifica grassa con prova tv. Tuttosport ha poi riportato le immagini del ghanese che strattona e colpisce il difensore svizzero sul finale e il Milan ha risposto citando due gomitate di Pirlo all'olandese.

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