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Mentana risponde a Feltri: "Ma se lascio parlare te..."

Botta e risposta tra l'editorialista del Giornale e il direttore del TgLa7. "Difendi i tuoi amici". "No, la libertà di parola"

Giulio Bucchi
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Vittorio Feltri aveva messo nel mirino Enrico Mentana sul caso Formigli ed era andato giù pesante. "Sei un liberticida, difendi solo i tuoi amici", l'aveva accusato in un infuocato editoriale sul Giornale di venerdì 24 febbraio. Puntuale, e piccata, la replica di Chicco Superstar. Il direttore del Tg di La7 ha preso carta e penna ed ha risposto direttamente all'editorialista di via Negri: "Se davvero «togliessi il bavaglio solo agli amici» sarei incoerente e fazioso. La libertà di Formigli e la tua non sono due cose diverse. Mi capita spesso di difendere anche dal telegiornale che dirigo e conduco un tuo omonimo, del quale ciclicamente qualche Torquemada invoca la lapidazione o per lo meno la radiazione dall'Ordine dei giornalisti". L'ironia non manca, anche si si sta parlando di un caso spinosissimo. La sentenza del tribunale di Torino che ha condannato Rai e l'ex giornalista di Annozero Corrado Formigli (oggi su La7, con Piazza pulita) a pagare 7 milioni di euro di risarcimento danni alla Fiat per un servizio giudicato non veritiero. Mentana aveva criticato il verdetto ricordando che i giornalisti non criticano la Rai perché la Fiat li controlla regalando auto. La lettera - "Potenti di destra, di sinistra, o attenti solo al profitto, non cambia: se chi può muovere investimenti importanti e grandi studi legali chiede risarcimenti a sette zeri a un giornale o a un singolo giornalista, oppure minaccia di non comprare più spazi pubblicitari, solo perché un servizio non gli è piaciuto, questo a casa mia si chiama attacco alla libertà di stampa. Vale allo stesso modo per la casa automobilistica di Formigli e per la banca del Giornale , nel caso Rizzoli che tu hai citato ieri, così come per ogni altra richiesta smisurata di risarcimento. E bada: non sono così ottuso da pensare che il giornalista abbia sempre ragione", scrive Mentana a Feltri. Non è questione, ribadisce l'ex direttore del Tg5, di posizioni ideologiche "Usciamo da un lungo periodo in cui, un po' per scelta un po' per parte in commedia, i giornali hanno giocato tra di loro la stessa battaglia delle fazioni politiche. Come sai quell'elmetto io non me lo sono mai voluto mettere. Adesso che vedo a capo scoperto tutti i colleghi che stimo, vorrei che questa partita almeno ce la giocassimo insieme. Perché, come ha scritto un mio amico, o riconosci a tutti la libertà di pensiero o sei un liberticida".    

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