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Afghanistan rogo Corano Uccisi due americani

A Kabul ripresi gli scontri anti-Usa dopo l'oltraggio al testo sacro. Assltato il ministero dell'Interno, la Nato ritira il personale

Lucia Esposito
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Migliaia di manifestanti che protestano contro il rogo dei Corani hanno assediato la sede dell'Onu a Kunduz, nel nord dell'Afghanistan, e negli scontri c'è stato un morto. Lo hanno riferito fonti mediche e di polizia. "I manifestanti si stanno scontrando con la polizia e cercano di entrare nel complesso delle Nazioni Unite, ma finora la polizia li ha fermati", ha spiegato Sarwar Husaini, portavoce della polizia di Kunduz. Le proteste sono scoppiate cinque giorni fa e hanno già causato una ventina di morti.  Solo oggi, sabato 25 febbraio, il bilancio delle vittime è di tre manifestanti. Per il quinto giorno consecutivo la gente è scesa i piazza in numerose città, scontrandosi con la polizia e i militari.   La situazione più grave si è registrata a Kunduz, nel nord, dove due manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza mentre davano fuoco a negozi e a edifici. La folla ha stretto d'assedio la sede locale dell'Onu, scontrandosi con i  poliziotti schierati a protezione. Ci sono stati anche diversi feriti, ha reso noto la polizia locale.   Un altro manifestante è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti nella provincia di Logar, a sud di Kabul, dopo che centinaia di persone hanno attaccato la polizia al grido di "Morte all'America!". Proteste si sono svolte anche nella provincia orientale di Nangarhar, in quella centrale di Sari Pul e in quella nord-orientale di Laghman, dove ci sono stati 20 feriti in seguito a una sassaiola dei manifestanti. L'aggravarsi della situazione - Vittime ci sono state addirittura nel Ministero dell'Interno, che ha sede nella capitale e dove si trovano anche funzionari americani. La Nato ha ufficializzato la notizia della morte di altri connazionali in una nota in cui si legge che "due dei nostri colleghi internazionali sono stati uccisi all'interno del complesso". Si tratta di due consiglieri militari americani, la cui uccisione è stata rivendicata dai talebani.  Il generale John Allen, comandante delle forze Nato e degli Stati Uniti in Afghanistan, ha richiamato tutto il personale della coalizione dai ministeri afghani "per ovvie ragioni di protezione", ha spiegato il generale. "Violente protesta in Afghanistan", guarda il video su Libero Tv Un'ala di un ufficio delle   Nazioni Unite a Kunduz, nel nord dell'Afghanistan, è stata data alle   fiamme. Lo riferisce la Bbc, con una notizia dell'ultima ora.  

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