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Mills, Berlusconi prescritto: i pm perdono ancora

Il tribunale di Milano proscioglie dall'accusa di corruzione il Cav, non in aula: "Rammaricato per non assoluzione". La difesa: "Impugneremo verdetto"

Lucia Esposito
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I giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano hanno prosciolto Silvio Berlusconi per intervenuta prescrizione. L'ex presidente del Consiglio era accusato di aver corrotto il legale inglese David Mills con 600mila dollari in cambio di due testimonianze reticenti nei processi All Iberian e per tangenti alla guardia di finanza. La decisione è arrivata dopo 2 ore e mezzo di Camera di Consiglio. Le motivazioni saranno pronte tra 90 giorni. Il Cavaliere, non era in aula ma a villa Certosa, in Sardegna, avrebbe commentato: "Sono rammaricato per la mancata assoluzione". La difesa ha comunque preannunciato che intende impugnare il verdetto in Appello per ottenere la piena assoluzione. Maurizio Belpietro: "E' la prova, il Cav è un perseguitato" Il videoeditoriale su LiberoTv Guarda il video della sentenza dall'aula del Tribunale di Milano su LiberoTv Nodo prescrizione - Tutto dipendeva da quando far iniziare il reato (e la cassazione per Mills ha indicato la data del novembre 1999, ndr) e da difficili calcoli applicati agli 'stop' e alle riprese del procedimento. Cosa non facile anche perché le opinioni si dividono soprattutto su un punto: quando far ripartire le lancette della prescrizione in occasione dei verdetti della Consulta. Un processo lungo 5 anni: leggi tutte le tappe La difesa - La difesa dell'ex premier ha accolto la sentenza con moderata soddisfazione. Di fatto, la Corte ha accolto in parte la linea dei legali Ghedini e Longo, secondo cui la prescrizione era già intervenuta al più tardi agli inizi di questo mese. Ma proprio Piero Longo non nasconde una certa irritazione. "Una sentenza così è da impugnare tutta la vita...". Porte aperte, dunque, a un ricorso per ottenere l'assoluzione piena. In ogni caso, "una prescrizione a Milano per Berlusconi è un successo tanto che gli avversari politici parleranno di scandalo". "E' una sentenza che non ci soddisfa del tutto ma nemmeno ci dispiace", ha spiegato Niccolò Ghedini. Quasi sicuro il ricorso in Appello contro la sentenza con "l'auspicio di un'assoluzione piena perché Berlusconi se la merita". E il Cav? "L'abbiamo informato, lui ha preso atto della sentenza, non ha detto nulla e gli parleremo dopo". L'accusa - Visibilmente delusa, invece, l'accusa. "Inutile commentare", ha detto a caldo il pm Fabio De Pasquale, secondo cui la prescrizione sarebbe scattata invece tra maggio e metà luglio prossimi. Ecco perché la richiesta era stata di 5 anni di carcere. Probabile anche in questo caso l'impugnazione della sentenza. Pdl, Pd, Idv: leggi tutte le reazioni alla sentenza La politica - Il mondo politico inizia a commentare. Su Twitter, il segretario del Pdl Angelino Alfano si è limitato a comunicare la notizia del proscioglimento del Cav. Il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri annuncia "una crociata contro i giudici", sottolineando come "Berlusconi è sicuramente innocente nel merito". Il Pd è amareggiato: "Oggi lo Stato ha perso - sostiene la capogruppo in Commissione giustizia Donatella Ferranti -, siamo al paradosso di avere un corrotto senza un corruttore".

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