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Monti ritratta: buco di 22 miliardi niente fondo taglia-tasse

Approvato il decreto fiscale: non c'è il fondo per il calo delle aliquote coi proventi della lotta all'evasione. Pensioni in contanti fino a maggio. Black list per chi non dà scontrini

Lucia Esposito
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Al termine di un Consilgio dei Ministri fiume - è durato oltre sei ore - il governo ha varato il decreto sulle semplificazioni fiscali: la squadra dei tecnici ha dato il via libera al provvedimento. Poche ore prima dell'ok si era appreso che nel decreto semplificazioni sarebbero stati inseriti due emendamenti che imporranno il pagamento dell'Imu, l'ex Ici, agli immobili con finalità commerciali della Chiesa. Ma una volta terminato il CdM ecco la brutta notizia: fonti di governo hanno riferito che è saltato il fondo a cui destinare i proventi della lotta all'evasione da destinare alla riduzione delle tasse. Monti, insomma, non mantiene la promessa: più volte negli ultimi giorni aveva insistito sulla creazione del fondo con cui abbassare la pressione tributaria, in Italia a livelli da record. Secondo quanto dichiarato da fonti dell'esecutivo, al contrario, si mira ad abbassare la pressione fiscale tramite i proventi derivanti dall'Imu sui beni ecclesiastici: una presa in giro, poiché secondo le prime stime il gettito dovrebbe essere di circa 100 milioni di euro. Il governo delle tasse, a conti fatti, per ora non offre nemmeno il contentino del fondo anti-tasse tanto discusso e strombazzato nelle ultime settimane.  Nella bozza si prevedeva che dal 2014 le entrate che nel 2012 e 2013 in arrivo dalla lotta all'evasione fiscale sarebbero state destinate a misure a favore delle fasce deboli con particolare riferimento all'aumento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico. Ma a frenare le buone intenzioni sarebbe stato un buco da 22 miliardi di euro. Pensioni - Slitta al primo maggio 2012 il pagamento di stipendi e pensioni di importo fino a 1.000 euro tramite strumenti di pagamento elettronico bancari o postai.  Resta fuori dal pacchetto anche la norma sulla golden share che è stata rinviata. Il pacchetto di misure approvate oggi in consiglio dei ministri - in tutto 13 articoli - permetterà "ulteriori passi avanti verso l'equità e il controllo mirato degli illeciti".   Come preannunciato, la Chiesa pagherà l'Ici anche sulle attività non esclusivamente commerciali. Ma il governo ha preferito non inserire la misura nel pacchetto 'fiscò e introdurla invece in una proposta di modifica presentata al decreto liberalizzazioni all'esame del Senato,  Tra le novità del pacchetto fiscale la proroga al 16 maggio per il pagamento della tassa sull'anonimato per chi ha aderito allo scudo fiscale e modifiche alla tracciabilità: pensionati e lavoratori del pubblico impiego avranno quasi due mesi in più per munirsi di un conto corrente bancario o postale per pensioni e stipendi superiori a 1.000 euro.  

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