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Anche la Chiesa dovrà pagare l'Imu "Balzello contro pressione fiscale"

Saranno soggetti al balzello tutti gli immobili della Chiesa con finalità commerciali. La prima stima sul gettito: 100 milioni di euro

Andrea Tempestini
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Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto di semplificazione fiscale al termine della consueta riunione fiume alla quale ci ha abituato il governo tecnico guidato da Mario Monti. Ma al tavolo del Consiglio dei ministri si è discusso anche di Imu per gli immobili della chiesa destinati ad attività commerciali: l'iter delle norme sull'Imu per gli immobili della Chiesa sarà brevissimo, e potrebbero diventare legge già entro pochi giorni, a conclusione dell'iter parlamentare del decreto sulle liberalizzazioni. Il CdM ha infatti approvato un emendamento al decreto in esame al Senato che dovrebbe sciogliere il nodo della procedura di infrazione dell'Unione europea contro l'Italia per il trattamento fiscale di favore sulle proprietà ecclesiastiche. L'emendamento sull'Ici alla Chiesa, spiega Palazzo Chigi, "determina effetti positivi sul gettito anche alla luce del più efficace contrasto di fenomeni elusivi ed abusivi che ne deriva". Viene poi sottolineato che le risorse provenienti dall'applicazione della norma "potranno essere destinate per la quota di spettanza statale all'alleggerimento della pressione fiscale". Palazzo Chigi "in coerenza con il comportamento tenuto da questo Governo in casi analoghi, non si ritiene opportuno procedere ad una quantificazione preventiva delle maggiori entrate". Il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, ha però provato a stimare intorno ai 100 milioni di euro il possibile gettito derivante dall'Imu sugli immobili commerciali della Chiesa. Casini aveva detto: "Avanti tutta sulle liberalizzazioni" Mario lo ha accontentato. Leggi l'approfondimento La nota di Palazzo Chigi- Nel dettaglio il governo presenterà un emendamento al pacchetto liberalizzazioni: lo ha annunciato lo stesso esecutivo con una nota di Palazzo Chigi. "Il Presidente del Consiglio e ministro dell'Economia e delle Finanze Mario Monti - si legge nella nota - ha informato il Consiglio dei Ministri di aver presentato al Senato un emendamento al Decreto Legge 176 del 1/2012, 'Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività' in merito all'esenzione dall'imposta Ici-Imu di cui beneficiano gli enti non commerciali. In considerazione della stretta attinenza ai temi della concorrenza, della competitività e della conformità al diritto comunitario, che sono alla base del DL 1/2012 - continua il comunicato - l'emendamento, presentato direttamente al Parlamento, in sede di conversione di decreto legge già emanato, intende garantire la massima tempestività nell'attuazione degli auspici della Commissione europea". "Abrogazione immediata dell'esenzione" - Il testo dell'emendamento sull'Ici alla Chiesa che il governo presenterà al dl liberalizzioni stabilisce "l'abrogazione immediata delle norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente". E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi, in cui viene poi ricordato che "il 15 febbraio il Presidente del Consiglio e Ministro dell'economia e delle finanze Mario Monti aveva già comunicato al Vice Presidente della Commissione europea e Commissario alla concorrenza, Joaquin Almunia, la sua intenzione di presentare al Parlamento un emendamento per chiarire ulteriormente e in modo definitivo la questione. I criteri seguiti prevedono: l'esenzione per gli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un'attività non commerciale; l'abrogazione immediata delle norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente; l'esenzione limitata alla sola frazione di unità nella quale si svolga l'attività di natura non commerciale;  l'introduzione di un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal Ministro dell'economia e delle finanze circa l'individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali esercitate all'interno di uno stesso immobile".  

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