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Gli stipendi d'oro dei boiardi: oggi il giorno di Befera & Co

Il ministro Patroni Griffi presenterà la lista dei redditi dei supermanager di Stato: ecco chi sfora il tetto di 300mila euro

Giulio Bucchi
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E' già pronto l'elenco degli stipendi dei boiardi di stato. Il ministo della Funzione pubblica Patroni Griffi oggi consegnerà in Commissione Affari costituzionali la lista dei supermanager che percepiscono uno stipendio annuo più alto di quello del presidente della Corte di Cassazione, limite massimo consentito dal decreto salva-Italia. Il tetto è di 293.658 euro all'anno (chi ha due stipendi potrà conservare dal primo solo il 25%) e molti Grand Commis sforano: Antonio Mastropasqua, presidente Inps e non solo, nel 2007 aveva dichiarato 1,2 milioni di euro. Vincenzo Fortunato, capogabinetto del Ministero del Tesoro, accumula redditi per 780mila euro. Attilio Befera, direttore generale dell'Agenzia delle entrate, arriva a 620mila. E ancora Mario Canzio (Ragioneria generale dello Stato, 516mila), Raffaele Ferarra (Monopoli, 481mila), Guido Bortoni (Autorità energia, 475mila), giù giù fino al presidente del Coni Gianni Petrucci, che deve 'accontentarsi' di 400mila euro.

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