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Marcegaglia contro Camusso "La Cgil difende i ladri"

Duro attacco di Emma: "Il sindacato sta con gli assenteisti". Replica la segretaria: "Smentisca le parole offensive"

Andrea Tempestini
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Dopo lo strana sintonia tra Cgil e Confindustria sulla riforma degli ammortizzatori sociali (che per motivi diversi sia il sindacato sia gli imprenditori vorrebbero spingere in là nel tempo, o evitare tout court), ecco che esplode la guerra tra Susanna Camusso ed Emma Marcegaglia. A innescare la battaglia un'affermazione della leader di Viale dell'Astronomia: "Vorremmo un sindacato che lotta anche fortemente con noi per tutelare il lavoro, ma che non protegge assenteisti cronici, ladri e che non fa bene il proprio lavoro". La presa di posizione non è piaciuta affatto alla Cgil. La risposta è arrivata su Twtitter: "Come fa Marcegaglia a dire di volere un sindacato che non protegge assenteisti cronici, ladri e chi non fa il proprio lavoro è davvero troppo". Sono "affermazioni non vere che offendono il ruolo del sindacato confederale". Botta e risposta - Successivamente è arrivato anche il commento, stringato, della Camusso: "Offensiva, punto", ha spiegato rivolgendosi alle dichiarazioni del presidente di Confindustria circa le resistenze della Cgil a modificare l'articolo 18 per licenziare chi non fa bene il proprio mestiere. Quindi la controreplica di Emma alla Camusso e al sindacato: "Nessuna mancanza di fiducia e rispetto nei sindacati confederali, con i quali abbiamo firmato l'importante accordo del 28 giugno sul lavoro e con i quali stiamo conducendo una trattativa seria e costruttiva. Va tuttavia rimarcato - ha aggiunto la Marcegaglia - che a volte l'articolo 18 diventa un alibi dietro al quale si possono nascondere dipendenti infedeli, assenteisti cronici e fannulloni". Nel dibattito è intervenuta anche la Cisl: "La Marcegaglia farebbe bene a precisare di quale sindacato parla", ha dichiarato il segretario generale, Raffaele Bonanni. "Non so di quale sindacato parla la Marcegaglia. La mia organizzazione - ha concluso - si è sempre presa le proprie responsabilità di fronte alle scompostezze degli imprenditori e pure di alcune realtà sindacali". Il segretario della Uil, Luigi Angeletti, ha tenuto a ribadire che "la mia organizzazione non protegge assenteisti cronici né ladri. Gli imprenditori - ha concluso tagliente - possono dire altrettanto?". "Riforme anche senza accordo" - L'affondo di Emma è arrivato nel corso di un intervento nel quale affrontava il tema dell'articolo 18: "Non vogliamo la sua abolizione, rimanga per casi di licenziamento per discriminazione", aveva spiegato. Marcegaglia aveva poi parlato della crisi, sottolineando la necessità di un piano di riforme "anche senza accordo": "Ora siamo in una situazione drammatica e l'impatto sull'occupazione durerà più a lungo. Chiediamo che per almeno due anni non vengano toccati gli ammortizzatori sociali". Quindi la presa di posizione: "Credo che sia giusto che nel caso in cui non si arrivi ad un accordo il Governo vada avanti e faccia la riforma che deve fare". Così Confindustria sposa la posizione dell'esecutivo nella trattativa sul mercato del lavoro. "Stiamo lavorando - ha detto Marcegaglia - con grande attenzione e senso di responsabilità". "Governo vada avanti" - Nel corso del suo intervento la leader di viale dell'Astronomia ha invitato il governo a proseguire nel suo cammino: "Credo che sia giusto che nel caso in cui non si arrivi ad un accordo il governo vada avanti e faccia la riforma che deve fare, stiamo lavorando con grande attenzione e senso di responsabilità". La Marcegaglia ha poi ribadito che non si devono toccare gli ammortizzatori sociali "almeno per due anni. Ora stiamo in un momento di crisi drammatica, di recessione anche se per il 2013 - ha affermato - si prevede una ripresa. Ma l'impatto delle ristrutturazioni e delle riconversioni industriali farà sentire i suoi effetti almeno per tutto il 2013".  

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