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LaQualunque fa sul serio: Registrato il "partito du pilu"

La casa produttrice Fandango ha registrato ufficialmente lo scorso 8 novembre il marchio della nuova "formazione politica"

Andrea Tempestini
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Il Pdp (Partito du Pilu) è una realtà.  Il partito di Cetto La Qualunque, l'imprenditore calabrese interpretato da Antonio Albanese, non è più soltanto il parto della fantasia del comico reso famoso da Mai dire Gol. La Fandango,  la casa  cinematrografica  di Domenico Procacci  che ha prodotto il film Qualunquemente (il grande  sbarco di Cetto La Qualunque sul grande schermo) ha infatti registrato ufficialmente il marchio del partito. La registrazione risale all'otto novembre 2011. La Fandango aveva presentato domanda il 12 maggio dello stesso anno e dopo sei mesi la pratica si è chiusa con successo.  Nella precisa descrizione del marchio si legge che «consiste in un cerchio all'interno del quale nella parte superiore in un area che occupa tre terzi del cerchio stesso vi sono le scritte “vota”  e “la qualunque”  una sopra l'altra in stampatello maiuscolo scritte in bianco su fondo viola», mentre «nella parte inferiore del cerchio in un'area  che occupa in terzo del cerchio stesso vi è la scritta “partito du pilu” scritta in bianco su fondo fucsia». Desiderio di tutelare il marchio da chi potrebbe veramente presentarsi alle elezioni promettendo «cchiù pilu»? Quel che è certo (ed è altrettanto inspiegabile)   è che, sempre l'8 novembre,  la Fandango ha ottenuto anche la registrazione di un altro marchio politico:  “Viva Sud”. Se davvero la Fandango avesse in mente un progetto politico, insomma, il più sarebbe  fatto. Ora non gli rimarrebbe che cercare un La Qualunque disposto a scendere in campo.

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