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Tragedia in Afghanistan: morti tre militari italiani

Le vittime facevano parte del 66esimo Reggimento fanteria Trieste: perdono la vita in un incidente stradale a Shindad

Andrea Tempestini
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Tre militari italiani sono morti nell'area di Shindad, in Afghanistan, in conseguenza di un incidente stradale. Si tratta, informa lo Stato maggiore della Difesa, del caporal maggiore capo Francesco Currò, nato il 27 febbraio 1979 a Messina, del primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, nato il 23 maggio 1983 a Palermo, e del primo caporal maggiore Luca Valente, nato l'8 gennaio 1984 a Gagliano del Capo (Lecce). I militari, che appartenevano al 66esimo Reggimento fanteria Trieste che ha sede a Forlì, facevano parte di una pattuglia che a bordo di alcuni veicoli si stava recando a compiere un'attività operativa sul territorio. Lo stato Maggiore della Difesa ha successivamente confermato la morte dei nostri connazionali. “Questa mattina a circa 20 Km a sud-ovest di Shindand, un VTLM Lince del Contingente italiano è rimasto coinvolto  in un incidente nel corso del quale tre militari hanno perso la vita”, spiega un comunicato. Nell'incidente sarebbe rimasto ferito un altro militare. La nota - Il mezzo, appartenente alla Task Force Center con base a Shindand, era impegnato “in un'attività tesa a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando nell'attraversare un corso d'acqua, si è ribaltato intrappolando, al suo interno, tre dei militari dell'equipaggio che sono successivamente  deceduti”.  “Sono in corso tutte le attività possibili per informare le famiglie dei militari, conclude la nota. Il cordoglio di Napolitano - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "ha appreso con commozione la notizia del grave incidente in cui hanno perso la vita i tre militari, impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, ed esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese". Così un comunicato diffuso dal Quirinale.

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