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Nuova bordata contro Tosi: "dimesso" dal parlamentino

I vertici della Lega tolgono al sindaco di Verona la carica di vicepresidente del Parlamento padano: Dozzo al suo posto

Andrea Tempestini
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Un nuovo colpo per Flavio Tosi, il sindaco maroniano di Verona, che è stato "dimesso" dal ruolo di vicepresidente del parlamento della Padania. Tosi è stato sostituito nella carica che ricopriva assieme a Federico Bricolo e Roberto Castelli: al suo posto Gianpaolo Dozzo, recentemente nominato capogruppo del Carroccio alla Camera. La scelta di sostituire Tosi sarebbe legata al fatto che gli impegni da primo cittadino scaligero gli impedivano una presenza costante nel parlamento padano: non è mai stato presente, finora, alle quattro convocazioni dell'ufficio di presidenza del parlamento padano, riaperto dopo il passo indietro di Berlusconi e l'inizio dell'era Monti. Dissidi nel Carroccio - La motivazione ufficiale non può però distrarre dall'idea che dietro alla mossa ci sia una precisa volontà della Lega Nord, del cerchio magico e dei fedelissimi di Bossi in particolare, di indebolire Tosi, molto popolare tra i militanti leghisti e uomo fidatissimo di quel Roberto Maroni che sembra mirare alla leadership del partito cavalcando i militanti a lui fedeli, i cosiddetti 'barbari sognanti'. Inoltre Tosi, negli ultimi tempi, non ha esitato ad assumere posizioni poco in linea con querlle del partito, spiegando di essere molto nazionalista, di non credere alla secessione e di riputare il programma della Padania solo un concetto filosofico e senza concretezza. Inoltre, il sindaco di Verona ha recentemente espresso la volontà di presentarsi solo alle prossime amministrtive, con una lista civica, una soluzione che però gli è stata vietata dai vertici della Lega. Ma Tosi non molla, e ha minacciato di rinunciare alla candidatura.

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