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La cura di Monti non basta recessione pure nel 2012

Bankitalia: il Pil calera dell'1,5% e crescita solo nel 2013. Poi avverte gli istituti di credito: "Aprire al credito, basta asfissiare le aziende"

Matteo Legnani
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Il 2012 sarà un anno di recessione, con il Pil in calo dell'1,5% fatta la media dell'anno, "ma bisogna guardare avanti" perché una stabilizzazione dell' attività produttiva è alla vista già nel secondo semestre e il ritorno alla crescita è possibile nel 2013. Attende la schiarita il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, e alla sua prima uscita pubblica, a Parma dove è in corso il Forex, chiede ai banchieri che lo ascoltano in prima fila di non «asfissiare» le imprese accentuando la stretta al credito. "Le banche dovranno dimostrare di saper svolgere bene" il loro mestiere, essere prudenti, ma fare in modo che "l' economia non entri in asfissia creditizia, deperendo e trascinando con se' le prospettive del sistema bancario". La Banca d'Italia sta anche per fornire alle banche "indicazioni volte a orientare le scelte" su politiche dei dividendi e remunerazione dei manager« che dovranno tenere conto delle necessità degli istituti di credito di rafforzare il capitale. Poi Visco ha attaccato le agenzie di rating, responsabili di numerosi declassamenti di imprese e istituzioni italiane (ma non solo) in questi ultimi mesi: "Non sempre sono state in grado di svolgere adeguatamente la valutazione dei rischi sovrani" afferma il governatore della Banca d'Italia, che chiede «relazioni trasparenti fra agenzie e istituzioni indipendenti, nazionali e sovranazionli che svolgono per mandato analoghi compiti di valutazione».

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