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Una lista nera dei "furbetti" per chi non dà lo scontrino

Nel decreto semplificazione fiscale elenco di "contribuenti da sottoporre a particolari controlli. Multe sestuplicate per chi porta soldi all'estero

Matteo Legnani
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Il varo del decreto sulla semplificazione fiscale si avvicina. E il documento allo studio del governo di arricchisce di nuovi contenuti. Quello che fa più scalpore è sicuramente l'idea di una "lista nera" dei sospetti evasori da sottoporre a controlli particolarmente frequenti e approfonditi (compreso l'accesso ai conti correnti bancari), nella quale finirebbero in primis i commercianti sorpresi nei controlli di questi mesi a non dare lo scontrino fiscale ai clienti. Oltre, naturalmente, a tutti i contribuenti "pizzicati" in infrazione dall'amministrazione tributaria. Una vera e propria stangata attende chi esporta illegalmente (cioè oltre diecimila euro, a meno che non si comunichi al fisco la necessità di portare oltre confine una somma superiore) capitali all'estero.  In queti mesi le dogane stanno registrando un aumento dei sequestri di valuta alle frontiere: così, il governo è pronto a inasprire, fino a renderle sei volte quelle di oggi le sanzioni a carico dei responsabili, facendo cadere tutte le attenuanti oggi previste per le infiltrazioni inferiori ai 250mila euro e in caso di mancata reiterazione del reato. Altro capitolo del deceto gli sgravi sull'Imu, l'imposta sugli immobili che sostiuisce l'Ici: Lo "sconto" forfettario di 200 euro (più 50 per ogni figlio) si applicherà a un solo immobile per ciascuna famiglia.  Nuova stretta in vista per le compensazioni Iva da parte dei ontribuenti, con la riduzione da 10 a 5mila euro del limite entro il quale le compensazioni possono essere effettuate senza comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate. I commercianti non dovranno più segnalare telematicamente al fisco gli acquisti superiori a 3mila euro eseguiti dai privati. L'obbligo sarà però sostituito dalla presentazione dell'elenco dei clienti e dei fornitori.

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