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Monti contro il suo sponsor: insulti al Corriere della Sera

Il premier se la prende con il giornale che più lo ha sostenuto. La colpa? Un articolo contro i casi di nepotismo nel governo

Giulio Bucchi
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A Strasburgo Mario Monti ne ha avuto per tutti: Euroscettici, gufi anti-Italia, Merkel, Sarkozy. Ieri, però, il premier si è preso lo sfizio di bacchettare pure la stampa. Ed è la prima volta che Monti si scaglia in maniera dura e diretta contro i giornali. Obbiettivo dei suoi strali è l'inviato del Corriere Ivo Caizzi. Reo, ai suoi occhi, di aver scritto un articolo sulle raccomandazioni e i casi di nepotismo che avrebbero favorito la carriera professionale di alcuni membri dell'esecutivo, Monti compreso. "Credo che il mio governo potrà fare pochissimo visto che alla sua testa c'è una persona arrivata in questa posizione per una serie di raccomandazioni, come lei ha mirabilmente descritto", ha detto piccato, rispondendo in conferenza stampa a una domanda del giornalista. Che però alle agenzie ha confermato punto per punto il suo articolo di lunedì per il quotidiano di via Solferino. Giornale che, finora, a parte qualche articolo critico di Francesco Giavazzi, è stato uno dei principali sponsor del governo Monti. Sarà ancora così?  

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