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Senaldi: Sanremo lo specchio di quest'Italia da operetta

Il vicedirettore su LiberoTv: "Celentano-Masaniello, burocrati Rai, onesti mestieranti, all'Ariston in scena una farsa eterna"

Giulio Bucchi
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Adriano Celentano a Sanremo ha fatto il Savonarola, sparando a zero contro giudici, Monti, Merkel, preti. E ora Savonarola è finito al rogo. La performance artistica, in verità, è stata trascurabile, più che altro si è trattato di un intervento politico. Ma chi sceglie Celentano, sa a cosa va incontro e cosa aspettarsi dopo 30 anni da telepredicatore in tv. Visto che gli ascolti sono schizzati al 50%, quindi commercialmente è stato un successo. Secondo punto: anche Roberto Benigni faceva soprattutto politica, ma questa volta Celentano ha fatto più rumore perché non se l'è presa con lo 'scontato' Berlusconi. La Rai vuole commissariare il Festival, ma si ricordi che il Molleggiato e quello che è andato in scena sul palco dell'Ariston è stato esattamente lo specchio dell'Italia: un paese da operetta, appeso al Masaniello di turno, mal gestito da burocrati di corte vedute e salvato da qualche abile mestierante. Il videoeditoriale di Pietro Senaldi.   Sanremo e l'Italia da operetta. Pietro Senaldi su LiberoTv  

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