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Ivana è stata tradita dal collo: "Che rabbia starsene a casa"

Intervista esclusiva di Libero alla Marazova, la modella sostituita all'ultimo momento all'Ariston dalla Rodriguez e dalla Canalis

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Festival è partito con il torcicollo. E un po' zoppo. Ivana, anzi per dirla alla Morandi “Ivanka”, ossia l'unica girl rimasta dopo il licenziamento della capricciosa Tamara Ecclestone, ha toppato il primo giorno di scuola. Ieri sera, quando tutti attendevano la 19enne modella ceca, puntuale il coup de theatre: della Mrazova - subito ribattezzata la valle(tta) dei misteri - nessuna traccia. Hanno pensato i soliti maligni, vuoi vedere che Morandi-Mazzi hanno silurato anche lei? Nulla di tutto ciò, la colpa è solo di una «cervicalgia con blocco lombare» che ha costretto Ivana a sottoporsi persino a una risonanza magnetica in ospedale. Risultato: un problema muscolare. È stata sostituita, in extremis, da Belen ed Elisabetta Canalis, coinvolta poi da Celentano nel monologo su Gesù e la Samaritana.  Così, per la prima serata è andato in scena un curioso flash-back del Sanremo 2011, con lo stesso cast d'allora: Morandi, Luca e Paolo, Belen e l'ex di Clooney. La povera Ivana ha passato una giornata d'inferno nella sua stanza di dolore al Globo Hotel, a pochi metri dalla suite di Celentano.  Una triste Cenerentola mancata: gli occhi come due laghetti grigio-azzurri velati dalle lacrime, una bellezza pur sempre penetrante e un'altezza da top-model (1,77) su curve da maggiorata. Dolente, Ivana è stata accudita da mamma Marketa e dalla sorella. Raccontando mentre si stava recando, in ambulanza, verso l'ospedale: «Sono molto dispiaciuta per quello che è successo: aspettavo questa serata da mesi, mi sono preparata tanto, ho studiato e provato. Era tutto pronto e io ero felicissima. Purtroppo i medici mi hanno imposto riposo assoluto. Che malinconia vedere la prima serata in tv, non me lo sarei mai immaginato». Lunedì, quando la situazione non pareva così grave, aveva confessato: «Non so cosa mi sia successo, un movimento brusco, forse». Ma il magnifico vestito rosso ciliegia che Alberta Ferretti le aveva confezionato per il gran debutto è rimasto lì, appeso nella camera d'albergo. Un malinconico drappo di un sogno (solo rinviato?) per questa ragazza che avevamo seguito  nelle ore della vigilia, e si era raccontata così a Libero. Cara Ivana, Sanremo per lei era nato sotto una cattiva stella. Fin dall'inizio erano sorti dubbi su di lei. Nessuno la conosceva. «Per forza, sono una modella e non ho mai fatto tv. Sto a Milano dal 2008: sono nata nella Repubblica Ceca, a Vimperk. Lavoro per l'agenzia 2Morrow Model». Torcicollo a parte non mi sembra che come fisico lei stia così male... «Le mie misure? 90-63-91». Altro inghippo: era nato un incidente diplomatico quando ha detto che la musica italiana non le piace. «Falso. Mai detto questo, in famiglia mia nonna ascoltava Celentano, al quale ho chiesto l'autografo, papà invece le canzoni di Morandi». E lei? «Bocelli e Tiziano Ferro». Alcune associazioni femministe, poi, l'hanno accusata di rappresentare la classica donna-oggetto. «In uno spot io, Morandi e Papaleo stavamo scherzando su questo fatto e qualcuno l'ha presa sul serio. Ma era un gioco. Io sono tutto fuorché una donna-oggetto». Perché pensa di essere stata scelta da Morandi? «Ha visto alcune campagne pubblicitarie e ho partecipato a un casting. Mai capito tutta questa meraviglia sul fatto che io sia qui a Sanremo». Un sogno nel cassetto? «Poter lavorare, un giorno, con Julia Roberts». È il suo modello di donna? «Per la simpatia, come sexy-appeal Sharon Stone non ha eguali». Ha trascorso un San Valentino travagliato: a proposito, come va l'amore? «Non va, nel senso che sono single». Chi vorrebbe accanto, qui a Sanremo, in queste ore di dolore? «Teddy». E chi è? «Il mio chihuahua». intervista di Leonardo Iannacci

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