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Il no alle Olimpiadi di Roma. Risparmieremo 8,5 mld

La cancellazione dei Grandi Giochi è stata una salvezza per il nostro Paese perché si evitano sprechi e spese inutili

Lucia Esposito
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Secondo lo Studio di fattibilità approntato dalla Commissione “Olimpiadi 2020”, i grandi giochi che a Roma non si faranno ci hanno evitato un esborso di almeno 8,5 miliardi. Vale a dire la cifra stimata dalla Commissione Fortis per allestire o mettere a nuovo gli impianti e le strutture d'accoglienza. In vero di questi “solo” 4,7 miliardi  sarebbero stati coperti «con risorse pubbliche». Costo che verrebbe recuperato (sempre secondo le stime del Comitato) con il maggior gettito erariale «derivante proprio dai giochi»: un fiume di tasse che ammonterebbe secondo le previsioni, a circa 4,6 miliardi. Peccato che le stime ottimistiche del Comitato sia sui costi («quasi zero», promettevano i fautori delle manifestazioni) che sul ritorno economico spesso non si siano poi verificate. Ovvero c'è stata una moltiplicazione dei costi, e un ritorno economico ben più modesto rispetto alle entusiastiche previsioni. Stando sempre allo Studio di fattibilità le Olimpiadi 2020 (e le collegate Paraolimpiadi) avrebbero generato un aumento del Pil, fino al 2025, di 17,4 miliardi e creato 180mila nuovi posti di lavoro (di cui 150mila nel Lazio). di Antonio Castro  

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