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Sermone del Molleggiato anti preti, Monti, giudici. Morandi: "Vero cristiano"

Delirio di Celentano a Sanremo: nel mirino ci finisce pure il premier. Altro che finanza, serviva l'ambulanza

Lucia Esposito
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Il 62esimo Festival di Sanremo si è aperto sotto il segno della Guardia di Finanza. Pochi minuti prima della kermesse il blitz delle Fiamme Gialle nel centro della città ligure. Sul palco, nel frattempo, si leccavano le ferite: la valletta Ivanka è finita ko, ricoverata, ed è stata sostiutita in fretta e furia dal tandem Elisabetta Canalis-Belen Rodriguez. Malanni anche per Luca di Luca e Paolo e acciacchi per diversi artisti in gara. Il momento più atteso era quello in cui per la modica cifra di 350 mila euro Adriano Celentano avrebbe iniziato la sua predica (certo, quei 350 mila euro andranno in beneficenza, peccato che a pagarli siano i contribuenti con i soldi del canone). E il momento del pippone del Molleggiato - quasi un'ora di monologo in cui ha avuto carta bianca, senza interruzioni pubblicitarie - è arrivato intorno alle 22.15. La performance di Celentano è stata grottesca, a tratti imbarazzante. Solo Gianni Morandi l'ha difesa, definendola "un discorso da vero cristiano". Il delirio di Celentano - Nel corso del monologo dell'Ariston Celentano ha insultato il mondo cattolico italiano, invocando la chiusura di Avvenire e di Famiglia Cristiana. Gli attacchi alla Chiesa hanno innescato una vera e propria sollevazione dalle conseguenze imprevedibili: il Festival è stato commissariato dal dg Rai, Lorenza Lei, che ne ha affidato il coordinamento ad Antonio Marano. Il Molleggiato, in pieno delirio, si è poi scagliato contro Monti, il cui governo è "apparentemente indipendente, facile però all'ossido dei partiti, lo dice il vocabolario" (chissà che paura - finta - per Monti dopo questa "bordata"). Quindi le bordate contro la Corte Costituzionale, che "ha buttato nel cestino le firme raccolte per il referendum": Adriano si riscopre fine costituzionalista. Nel mirino anche Montezemolo, ed ecco un nuovo concentrato di banalità: "Ha fatto bene a fare il treno veloce, bello, confortevole. E' giusto fare l'Alta velocità, però bisogna bilanciare la velocità con qualcosa di lento, e allora Montezemolo ti dico che devi fare un treno lento, che magari si chiama lumaca da cui si vedono le bellezze d'Italia". Quindi insulti ad Aldo Grasso, il critico del Corriere della Sera che fa semplicemente il suo lavoro ma che se tocca il Molleggiato è costretto ad incassare insulti: "Ci rattristiamo se un deficiente come Aldo Grasso scrive un'idizia sul Corriere della Sera. Ci rattristiamo per la prima ruga". Elegante la replica di Grasso, che sul Corriere, in un fondo dove Celentano è stato definito "il predicatore decadente", ha replicato all'insulto con un post scriptum: "Mentre scrivevo questo pezzo mi sono arrivati gli insulti in diretta da Sanremo. Non ho altro da aggiungere". Il sermone di Celentano Guarda il video su Libero Tv Segue la diretta sms di Francesco Borgonovo Il commentato in tempo reale all'intervento del Molleggiato 23. 41 Qualche considerazione conclusiva. Non si è mai visto - almeno negli ultimi anni - un tale delirio sulla televisione pubblica. Con la scusa di devolvere in beneficienza il cachet, Celentano ne ha approfittato per parlare dei fatti suoi, per attaccare i suoi nemici (indecorosa l'offesa ad Aldo Grasso, il quale potrà anche essere antipatico, ma fa il suo mestiere di critico, mentre Adriano il suo mestiere di cantante non lo esercita più), per dare lezioni sulla corretta interpretazione del Vangelo. Fa ascolti, diranno in questi giorni i pochi folli che si ostineranno a difenderlo. Già, anche un pestaggio in diretta farebbe un grande risultato in termini di share. Il problema è che la schifezza trasmessa da RaiUno ha oscurato tutto quel che di buono si era visto sul palco dell'Ariston. Gli sketch di Luca e Paolo erano notevoli, Rocco Papaleo - prima di prestarsi alla svalvolata celentanesca - era piacevole. Quanto ai brani in concorso, chi se li ricorda più? Celentano se n'è fregato del contesto, ha fatto il suo programma nel programma, ha voluto un mucchio di soldi, e ha offerto uno spettacolo pietoso. Qualcuno ha avuto il coraggio di applaudirlo. Mi auguro che fossero figuranti.  23.14 Questa porcheria vi è costata 350 mila euro. Gioite, signore e signori.  23.07 Altro che Guardia di Finanza, qui serve un'ambulanza. 23.00 Il delirio di un povero vecchio. "Quel deficiente di Aldo Grasso". Lo stiamo pagando per questo.  22. 58 Mai visto un simile delirio a Sanremo. 350 mila euro per regolare i suoi conti con i giornali che l'hanno criticato e contestare la Consulta che ha bocciato il referendum. Che pagliacciata.  22.47 Ma in che lingua canta Celentano? Sarebbe inglese?  22.45 Ci mancava il predicozzo su Santoro... Peccato che Michele si sia già lamentato dell'amico Adriano.  22.45 Non si sente niente, regolassero i microfoni. La consulta ha sbagliato... Grandi lezioni di politica... Non si possono buttare nel cestino le firme.  22.45 No, purtroppo è tutto preparato. Che delusione.  22.40 Bella battuta su Pupo. Grande Pupo! 22.36 Mai vista una follia del genere in prima serata. Ne vale quasi la pena... Dice cose che non hanno apparenti legami logici, ma continuiamo a guardare, sarà divertente.  22.32 Che idea originale la ragazza che rappresenta l'Italia. Sarà bello vedere i titoli dell'Avvenire domani. E la faccia della dirigenza Rai.  22.30 Alè, adesso santifica Don Gallo. Avvenire e Famiglia Cristiana, "testate ipocrite". E adesso vai con la tiritera sugli operai. In sostanza: i preti devono diventare comunisti, se no che preti sono? Mentre parla, ricordatevi: 350 mila euro per sentire queste cose. Soldi che finiranno poi a Emergency, almeno in parte.  22.26 Giornali inutili come l'Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi definitivamente. (Tagli all'editoria, Adrià?) 22. 25 I preti parlano troppo piano (Adriano, regola l'apparecchio acustico...).  22.23 Attenzione, il Vangelo secondo Celentano.  22.21 Celentano evidentemente è fermo ancora al 1945. Anno in cui, per altro, era già anziano. Sembra che se ne freghi completamente della cornice e si sia organizzato il suo spettacolo privato, finora.  22.20 Temo che sia arrivato il momento, sentiamo le bombe, e tutto esplode. Sai che inventiva... 22.10 Ma Irene Fornaciari che dice "Vai Sanremo" e fa i gesti alla telecamera era proprio necessaria?  22.08 Prima ancora di cominciare, bisogna dire che ha ragione Francesco Renga: "50 minuti senza interruzioni? Mi sembra eccessivo. Facciamo la cornice di Celentano. Non contiamo una beata fava". Finalmente qualcuno l'ha capito.  

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