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Celentano Blinda l'Ariston per il suo monologo Cantanti in crisi: pianti e prove nella notte

Il Molleggiato aprirà il Festival martedì sera: prova tra le otto e le dieci ore al giorno. Gli artisti non ne possono più

Andrea Tempestini
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Martedì sera inizia il Festival di Sanremo. Apertura col botto (anche per le casse della Rai) con Adriano Celentano (comepnso da 350mila euro ad apparizione, che verrà interamente devoluto in beneficenza). E per restare in tema di "botti" la scenografia sarà in tema. Secondo quanto si è appreso, per il Molleggiato, l'Ariston si travesitrà da scenario da guerra: finte macerie, una cinquantina di comparse in agonia, oppure morte, oppure ferite. Secondo quanto scritto da Vanity Fair, il conduttore Gianni Morandi verrà trascinato urlante giù dal palco. Ed ecco che a quel punto entrerà in scena in ragazzo della Via Gluck. Celentano si cimenterà in un monologo monstre di 40 minuti, che verrà trasmesso senza interruzioni pubblicitarie. La crisi dei cantanti - Per non farsi trovare impreparato, il Molleggiato prova il sermone tra le otto e le dieci ore al giorno. Il teatro Ariston, però, resta blindatissimo. Adriano crea un clima di tensione attorno a sè: dopo il caso delle comparse rispedite malamente a casa, si scopre che alle prove del monologo possono assistere soltanto quelli del Clan (la moglie, le guardie del corpo). Nemmeno l'orchestra può sbirciare: se calca il palco Celentano, loro devono uscire. Per il Festival di Sanremo (o meglio, di Celentano) vita difficile - incredibile ma vero - anche per i cantanti, costretti a provare di primissima mattina oppure di notte. Ma non era il festival della canzone? Probabilmente se lo è chiesta, estenuata, anche Emma Martone, che è scoppiata a piangere per il continuo confino al di fuori del teatro. Dall'Ariston al tribunale? - Celentano lavora sodo al suo monologo, ma forse ha la testa altrove. Uno scivolo lo porterà dal palcoscenico della kermesse in un'aula del giudice civile di Sanremo. Il Molleggiato il prossimo mercoledì potrebbe infatti comparire all'udienza del processo sorto da una denuncia del fotografo Giuseppe Staltari, che denunciò un'aggressione di Celentano che sarebbe avvenuta nell'agosto del 2006, al Grand Hotel del Mare di Bordighera, dove Celentano era alloggiato e dove il fotografo stava prendendo il sole. Staltari ha raccontato di aver scattato una foto, quindi una guardia del corpo di Celentano provò a strappargli di mano la macchina: venne aggredito e riportò delle abrasioni; ne seguì la denuncia. La presenza di Celentano in aula non è obbligatoria poiché ha già deposto in precedenza, ma non è escluso che, trovandosi già a Sanremo, una capatina in aula possa anche farla.

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