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Alberto Stasi condannato per detenzione video pedoporno

L'ex bocconiano assolto per l'omicidio di Garlasco condnnato per il possesso dei video rinvenuti nel corso delle indagini

Andrea Tempestini
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Trenta giorni di reclusione e 1.400 euro di multa convertiti in una pena pecuniaria complessiva di 2.540 euro oltre all'interdizione dei pubblici uffici. Questa la pena inflitta ad Alberto Stasi, l'ex fidanzato di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco (Pavia), dal tribunale di Vigevano per detenzione di video pedopornografici. La vicenda - La condanna per l'interdizione dai pubblici uffici si riferisce "in perpetuo da qualunque incarico di ogni ordine e grado nonchè da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori". Stasi finì alla sbarra per l'udienza preliminare di Vigevano nel 2009 per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, rinvenuto sul suo computer nel corso delle indagini sull'omicidio di Garlasco (Stasi è stato assolto anche in secondo grado dall'accusa dell'omicidio di Chiara, trovata il 13 agosto 2007 senza vita nella sua casa. "Valuteremo il ricorso" - Stasi, l'ex bocconiano, era stato prosciolto per la divulgazione di filmati hard con protagonisti bambini in tenerà età. Fu però rinviato a giudizio per il reato di detenzione di materiale pedopornografico: l'accusa si era ristretta a 17 frammenti di immagini per i quali il giudice ha deciso di condannarlo. Il pm di Vigevano, Marcello Maresca, aveva chiesto una condanna a 2.340 euro di mult. "Leggeremo con attenzione le motivazioni della sentenza e valuteremo la possibilità di ricorrere in Cassazione", si è limitato a commentare uno dei legali di Stasi, l'avvocato Giulio Colli, difensore del giovane insieme al professor Angelo Giarda.

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