El Shaarawy è meglio di Pato ma Allegri preferisce i senatori
Faraone decisivo a Udine, 4 gol in stagione come il Papero e ora ha nel mirino il record del brasiliano del 2008. Ma con l'Arsenal va in panca
Stephan El Sharaawy sembra il primo Pato. La Gazzetta dello Sport esagera, o forse no: fatto sta che nel Milan falcidiato dagli infortuni a raffica e dai musi lunghi e i chiari di luna di qualche superbig, a Massimiliano Allegri non resta che aggrapparsi al Faraone. E lui, il 19enne talentino dalla cresta importante e dal guizzo letale lo sta ripagando: 15 presente in stagione, 4 gol tra campionato e coppa Italia, tra cui quello pesantissimo di sabato sera a Udine, per la vittoria 2-1 al Friuli. In tutto, una rete ogni 179 minuti. Non male per un quasi debuttante nel grande calcio, dato ottimo se considerato quello di un fenomeno anche se a giorni alterni come lo stesso Pato, fermo a una rete ogni 202 minuti. Troppo facile, si dirà: quella del Papero è la peggiore stagione in rossonero, troppo preso da muscoli di cristallo e cuore pieno d'amore. In realtà, ricorda la Gazzetta, se El Shaarawy segnasse altre due reti nelle prossime due gare potrebbe migliorare la media-gol del primo Pato, quello del 2008 che stupì l'Italia. Non facile, perché le prossime gare sono mercoledì in Champions contro l'Arsenal, nell'andata degli Ottavi, e domenica a Cesena. E se in campionato mancherà ancora lo squalificato Ibrahimovic, sarà più dura in coppa: Ibra ci sarà, Pato potrebbe tornare almeno in panchina, Boateng scalpita e ci sono sempre i più esperti Robinho e Seedorf. Che l'esperienza dia più affidabilità della giovane incoscenza e della voglia matta, per ora, è la convinzione di mister Allegri: anche a Udine, sabato, ha impiegato più di un'ora per inserire lo scalpitante Maxi Lopez (poi decisivo). E in coppa, la coppia Maxi-El Shaarawy pare destinata a guardare il campo dalla panca, almeno all'inizio. Nonostante in numeri, insomma, per il Faraone scalzare i big è un po' come scalare una piramide.