Crudelia Elisabetta, odiò Diana ma ama i suoi cagnolini
I sessant'anni della Regina, matrigna con Carlo. Il suo punto debole? Oltre agli animali il marito fedifrago
L'inaugurazione della mostra di gioielli a Buckingham Palace precederà l'apertura dei Giochi olimpici, in programma a Londra il prossimo 27 luglio. Non una mostra qualunque, ma, unitamente a regate di mille imbarcazioni sul Tamigi e falò accesi in tutta l'Inghilterra, si potranno ammirare i gioielli della corona per volere di Sua Maestà Elisabetta II, in occasione dei festeggiamenti allestiti per i sessant'anni di regno, il “Giubileo di Diamante”. La ricorrenza (era il 6 febbraio 1952) sarà l'ideale per replicare il grande successo ottenuto con il matrimonio di William e Kate, un consolidamento dell'immagine monarchica che aveva vacillato non poco nel '97, con la morte della principessa Diana, quando a salvarla fu Tony Blair (nel corso del suo regno di primi ministri ne ha visti passare dodici), che spinse Elisabetta a un discorso pubblico in ricordo della detestata nuora. Potete immaginare che cosa le costò, peggio dei biscottini a forma di rospo che Maurizio Crozza faceva inghiottire a Napolitano. La trionfante Elisabetta oggi si presta a dribblare il record dell'ava regina Vittoria, e rievoca i fasti di Elisabetta I (un nome, un destino?) anche se la prima festeggiava con il teatro di Shakespeare, e la seconda lo farà con le Spice Girls, che vogliono ricostituire il gruppo in suo onore. Nella sua vita, di recente lo ha dichiarato persino il cadetto nipotino ex discolaccio Harry, c'è sempre stato un solido appoggio, l'unica persona che forse ha veramente amato, nonostante lui l'abbia tradita in continuazione: suo marito, il principe Filippo di Edimburgo. A noi Filippo fa anche un po' pena, perché da quando l'ha sposata nel '47 (Elisabetta se ne era innamorata ragazzina, e aveva voluto subito e soltanto lui), è obbligato a trotterellare alle sue spalle, a un passo di distanza, sai che pizza anche un po' umiliante, ma il protocollo non perdona, la regina è lei. Un fiore d'acciaio con attitudini pratiche: ragazzina ausiliaria durante la guerra, era appassionata di motori e da allora, quando le girava, via al volante di un fuoristrada a farsi un giro in campagna per scaricare i nervi. È anche capace di tirare personalmente il collo ai fagiani della riserva: una foto che la ritrasse all'opera, con ineccepibile mano assassina, fece il giro di un mondo inorridito, “Crudelia de Windsor” diventava l'appellativo giusto. Nel mondo animale l'affetto della regina di pietra va sì ai cavalli (non tanto quanto la principessa Anna), ma soprattutto ai suoi adorati cagnolini Corgi, di recente vittime di una misteriosa epidemia. In altri tempi per loro avrebbe potuto scatenare una guerra, Elisabetta, che invece verso alcuni umani ha dimostrato algida indifferenza, a cominciare da Carlo, il primogenito dei quattro figli, affidato a un esercito di tate e subito reso consapevole di una realtà: la sua non era una mamma, ma una regina assente che non dispensava coccole, e forse anche per quello divenne presto un giovanotto Camilla-dipendente e lo restò per tutta la vita. Continuando a sognare un trono che mammina, probabile pimpante centenaria, continua a fargli vedere con i binocoli. Fu cuore di pietra anche per la più fragile sorellina Margaret: non l'appoggiò nell'amore proibito per il divorziato colonnello Townsend, e Meg infilò uno scandalo dietro l'altro, finendo pure alcolizzata e facendo così girare le auguste scatole della sovrana. Era quasi una nemesi, per Elisabetta diventata regina grazie allo scandalo dell'abdicazione dello zio Edoardo VIII (scomparso quarant'anni fa, nel '72), rinunciatario a favore del fratello per poter sposare la peccaminosa americana Wallis Simpson, dicono amante pure di Galeazzo Ciano. Tra l'altro, ad attualizzare l'argomento, è in uscita “W. E.”, il film diretto da Madonna sulla loro storia d'amore. Quisquilie, le vicende di Margaret, se paragonate alle performance della principessa Diana, pluritraditrice per ripicca verso Carlo fedifrago a vita con Camilla: i tempi erano cambiati, la bionda principessa dichiarava guerra alla regina dal cuore di pietra. Il mondo applaudiva, ma il destino annientò la ribelle. Elisabetta è ancora sul trono, da sessant'anni, Filippo è sempre alle sue spalle e lei adora il figlio di Diana, William, che, quasi in omaggio al Giubileo a giugno compie trent'anni: sarà amore di nonna o furba riconoscenza perché il principe, a fianco della tosta Kate, sta salvando la monarchia inglese? di Bruna Magi