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12 ore al giorno sottozero Protestano: licenziati

Diciannove lavoratori avevano denunciato l'azienda per irregolarità nella busta paga. I dipendenti: "Condizioni di lavoro terribili"

Andrea Turco
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Condizioni di lavoro estenuanti al limite dello schiavismo. Alcuni dipendenti di un'azienda, stanchi dei turni di lavoro di 12 ore nelle gelide celle frigorigere hanno deciso di lamentarsi e per questo motivo sono stati lincenziati. La sconcertante vicenda è avvenuta a Mantova, dove 19 lavoratori  di una ditta che commercia cibi surgelati avevano denunciato delle irregolarità nella busta paga. Nell'esposto presentato all'Ispettorato del lavoro si legge che "l'azienda costringe i lavoratori sotto la minaccia del licenziamento a velocizzare il lavoro in spregio a ogni norma sulla sicurezza e impone ai propri soci lavoratori turni di 12 ore giornaliere con temperatura di 25 gradi sottozero e con dispositivi di protezione logorati o deteriorati". Licenziati - I dipendenti, dopo l'esposto, si erano rivolti anche alla Guardia di Finanza per denunciare che solo una parte del loro compenso (circa 900 euro mensili per 130 ore di lavoro) compariva regolarmente nella busta paga, il resto era pagato in nero in sfregio alle regole vigenti e alla stretta fiscale attuata dal governo. Dopo tutte queste denunce l'azienda ha dato il ben servito ai 19 dipendenti, rifiutandosi finora di intavolare qualunque trattativa. Attacco a Monti -  In questa vicenda arriva anche un duro attacco da parte della Cisl di Mantova al premier Monti.  "La storia di queste persone - sottolinea Aldo Menini, segretario della Cisl di Mantova - la dice lunga su quanto oggi sia schizofrenico il mondo del lavoro. Va bene la flessibilità, ma questo episodio dimostra che siamo in certo frangenti di fronte a forme di liberismo selvaggio. L'introduzione di qualche norma in più non guasterebbe affatto".

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