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Iran, nucleare va avanti: "Libereremo Gerusalemme"

La guida suprema Ali Khamenei: "Le sanzioni dell'Occidente ci portano benefici". Israele "tumore da estrirpare"

Andrea Turco
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La situazione in Medio Oriente si fa sempre più difficile. La guida suprema Ali Khamenei durante il suo sermone del venerdì all'università di Teheran lancia moniti contro l'Occidente. "L'Iran non indietreggerà sul suo programma nucleare, e le sanzioni dell'Occidente non faranno altro che portare nuovi benefici all'industria nazionale" ha detto Khamenei. La minaccia della guida suprema iraniana arriva dopo settimane di voci e dichiarazioni da parte delle autorità israeliane su un possibile attacco preventivo ai siti nucleari del paese islamico. Infatti secondo i report dei servizi segreti americani, l'Iran sta continuando sottotraccia nel suo programma nucleare ed entro la fine del 2012 potrebbe già possedere l'atomica. Le parole di Khamenei potrebbero però avere un'altra valenza. Quella di allontanare i problemi interni e ricompattare l'opinione pubblica contro il nemico di sempre: l'Occidente. Infatti, le ultime dure sanzioni approvate dall'Ue, che prevedono il blocco dell'importanzione del petrolio dall'Iran, mettono a dura prova l'economia iraniana visto che il paese vive grazie alla vendita dell'oro nero. L'Unione Europea rappresenta per Teheran, il primo importatore di petrolio e la perdita di un'acquirente così importante, rappresenta un grave danno economico. "Israele tumore" - Ali Khamenei non ha mancato di lanciare poi l'ennesima minaccia a Israele, definito ancora una volta "un tumore da estirpare". "Noi pensiamo di liberare Gerusalemme e le terre palestinesi - ha detto la guida suprema iraniana durante il suo sermone -. Se avessimo abbandonato la causa palestinese non saremmo ora accusati di terrorismo". I'Iran, al contrario, continua a sostenere i movimenti di Hezbollah Hamas e la jihad islamica a Gaza. "L'Iran non ha come obiettivo di estendere ad altri paesi la rivoluzione sciita o quella iraniana, ma quello di difendere la Umma (comunità, ndr) islamica e di risvegliarla. Noi non crediamo nella violenza tra le sette religiose e nemmeno nel nazionalismo".  

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