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Vitalizi, blitz della Casta Carroccio salva-privilegi

Alla Camera 26 onorevoli ricorrono per salvarsi il gruzzolo. La Lega fa la parte del leone: 15 cause. Ma così, oltre ai voti, perde la faccia

Giulio Bucchi
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“Questa Lega è una vergogna” cantava Pino Daniele. E in effetti a scorrere i nomi dei 26, tra deputati ed ex, che hanno fatto ricorso contro la riforma dei vitalizi viene da dare ragione al cantante napoletano. Sono ben 15 i padani che si oppongono alle nuove regole introdotte alla Camera: con le vecchie norme avrebbero ricevuto il vitalizio a 50 anni, adesso dovranno aspettare i 60 (o i 65, se eletti per un solo mandato). Sono loro i paladini della Casta. Di più, questa “class action” fa venire il sospetto che il Carroccio non abbia mai avuto  interesse per il Nord, ma solo per la poltrona. Come tutti gli altri partiti. C'è da rimanere senza parole nel vedere Fabio Padovan ricorrere contro il nuovo vitalizio: lui, ex leghista, fondatore del Life e  tra i pochi sostenitori dei Serenissimi durante il processo... Non c'è da meravigliarsi invece nel leggere i nomi di Enrico Cavaliere, ex presidente del Consiglio Regionale Veneto, implicato nel fallimento del villaggio padano in Croazia, e di Edouard Ballaman, ex presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia (dimessosi per essere andato a prendere la suocera all'aeroporto con l'auto blu) ed ex portabandiera del Bingo padano. Altro disastro. Che figuracce, che delusione. Non è un caso che in Veneto la Lega abbia già perso l'11%... Poveri militanti, non meritano più dirigenti del genere. di Giuliano Zulin

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