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Wilma: "Il presidente si prende cura di me dal Paradiso"

La misteriosa signora fu segretaria di Scalfaro. Tra i due solo una grande amicizia. "Prego il presidente di guarire mio marito"

Andrea Tempestini
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La misteriosa Wilma, che fu segretaria del presidente Scalfaro, si svela in un'intervista alla Stampa. La signora vuole innanzitutto precisare che tra lei e il presidente c'è stato solo un rapporto d'amicizia profonda, l'amore non c'entra nulla. Wilma spiega anche il significato di quel necrologio apparso sul quotidiano torinese che ha destato molte curiosità, soprattutto quel "patto con Scalfaro" di cui fa menzione nello scritto. "Risale all'inverno del 1992. Andai ad incontrarlo al Quirinale. Gli portai in dono i suoi appunti del 1963, incorniciati con una dedica. Lì, ci siamo detti che ci saremmo rincontrati nell'unico posto che si può immaginare "oltre" - spiega Wilma - Il patto era questo: chi se ne sarebbe andato via per primo, si sarebbe preso cura dell'altro. Ed ecco perché, adesso, io lo prego di guarire mio marito". "Grande amicizia" - Infatti Wilma è sposata ed ama suo marito. Con il presidente Scalfaro ha sempre intrattenuto una corrispondenza epistolare che conserva gelosamente in una scatola di legno. La signora chiede solo che il suo cognome non venga pubblicato. "Non vorrei che sembrasse una mancanza di riguardo" spiega Wilma. E alla domanda su quale possa essere il termine più giusto per descrivere il suo rapporto con il presidente Scalfaro, la signora risponde: "Una sua protetta. Ma che non signfica raccomandazioni, piuttosto vicinanza e affetto. Un prendersi cura con le preghiere. Ecco perchè anche adesso dal paradiso, - aggiunge Wilma -  io credo che il presidente non si sia dimenticato di me".

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