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Miracolo-movida a Milano: nei locali 44% in più d'incassi

Dopo l'operazione condotta nel week-end da Agenzia delle Entrate e Comune, netta differenza rispetto a quanto dichiarato 7 giorni prima

Giulio Bucchi
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Un aumento degli incassi in media del 44% rispetto al sabato precedente: lo comunicano Agenzia delle Entrate e Comune di Milano riguardo ai 115 locali della movida meneghina al centro del blitz fiscale eseguito sabato sera. In un caso, i ricavi sono lievitati di oltre il 200 per cento. In 55 esercizi sono state riscontrate irregolarità relative al mancato aggiornamento dei registri dei corrispettivi, alle emissioni degli scontrini fiscali, alle incongruità con le dichiarazioni presentate ai fini degli studi di settore (per esempio, numero dei beni strumentali comunicati: tavoli, sedie, grandi elettrodomestici). I lavoratori in nero sono stati 116 in 33 locali. Autorità soddisfatte -  "Sono soddisfatto di come l'operazione è stata condotta - ha dichiarato Carlo Palumbo, direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate della Lombardia - soprattutto perché ci sono stati rivolti apprezzamenti per la professionalità dei nostri funzionari da parte degli stessi titolari dei locali". "Grazie a questa iniziativa - ha spiegato Palumbo - abbiamo raccolto informazioni molto utili che, in una fase successiva, saranno valutate in contraddittorio con il contribuente. Credo che la maggior parte dei commercianti apprezzi tali iniziative in quanto è ben consapevole dell'effetto distorsivo della concorrenza che viene causato da chi non rispetta gli obblighi di legge". L'assessore al bilancio del comune Bruno Tabacci ha invece sottolineato che i controlli in materia fiscale e di rispetto sulla normativa del lavoro "sono necessari per evitare, come ha detto più volte il presidente del Consiglio Mario Monti, che gli evasori continuino a dare pane avvelenato ai loro figli". Grandi numeri - L'operazione Movida, inziata sabato alle 20.30 e terminata alle 5 del mattino della domenica, ha visto coinvolti 405 ispettori di cui 280  funzionari dell'Agenzia delle Entrate della Lombardia e 125 dell'Inps. Circa 50 invece le pattuglie della Polizia Locale, con l'impegno di oltre 100 agenti. Nel mirino come detto 115 esercizi fra ristoranti, discoteche e bar situati nelle zone della città maggiormente frequentate: corso Como, Brera, San Babila, corso Sempione, via Manzoni, piazza Wagner, Navigli, Molino delle Armi.  

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