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Scandalo Rai: paghiamo spot per il canone 300mila euro

Viale Mazzini affida la pubblicità a una società esterna anche se ha un team di creativi che avrebbe potuto realizzarla

Andrea Tempestini
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Il canone, ovvero il più odiato dei balzelli. "Pagarlo è un obbligo", ricorda la Rai. Peccato che pagarlo tre volte sia una follia. Già, perché come scrive ilfattoquotidiano.it, a Viale Mazzini si buttano soldi anche dove potrebbero essere risparmiati. Si sta parlando proprio dello spot che ricorda all'Italia intera di pagare l'abbonamento entro il 31 gennaio. Viale Mazzini infatti ha appaltato la pubblicità all'agenzia McCann Erickson per la bellezza di 300mila euro. Ma la Rai dispone di strutture interne che avrebbero potuto produrre lo spot, ma queste stesse strutture vengono sottoutilizzate a vantaggio di onerose commesse esterne. E quindi, l'abbonato che ha "l'obbligo" di corrispondere la tassa, è costretto a una triplice spesa: quella per il canone, quella per i costi dello spot ma anche quella per corrispondere lo stipendio a chi lo spot avrebbe potuto produrre internamente a basso prezzo. Forse anche per questo motivo Viale Mazzini, per il 2012, ha alzato la richiesta per il canone, portato a 112 euro (o forse anche perché deve coprire i 2,8 milioni di spese che l'emittente deve sostenere per il recapito dei bollettini postali per il pagamento a 16 milioni di italiani).

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