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Bombe velenose dal cielo per liberare l'isola dai ratti

Niente predatori nè uomini: Montecristo è invasa dai topi. Per ridurne il numero saranno lanciate da un aereo 26 tonnllate di esche

Matteo Legnani
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Nessun predatore, assenza pressochè totale di umani, abbondanza di cibo. Eè così che i topi si sono riprodotti a dismisura sull'isola di Montecristo, nell'arcipelago toscano. Tanto da creare allarme e da indurre a un intervento radicale: bombardare l'isola con esche velenose. Il progetto prevede l'impiego di 26 tonnellate di pellet alimentare, analogo a quello usato ovunque per contenere i ratti, costituito da cereali a mangime appetibile al cui interno vi è una percentuale millesimale di principio attivo velenoso. Le esche, che non possono essere collocate da terra per l'inaccessibilità del territorio, saranno distribuite per via aerea con uno speciale imbuto prestato da un'altra area protetta che ha già eseguito un intervento analogo in Sardegna. Derattizzazioni simili sono state effettuate con successo nella più piccola Giannutri. Protestano gli animalisti: "L'intervento rischia di mettere a repentaglio le altre forme di fauna presenti sull'isola" dicono dalla Lav.

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