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Vittorio Sgarbi emiro di Sicilia: "Salemi capitale dell'Islam"

Il sindaco d'accordo con Al Thani per una grande moschea che accolga tutti i musulmani residenti sull'isola

Matteo Legnani
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Quando diventò sindaco, fece notizia per l'annuncio choc che fece: avrebbe regalato la casa a chi fosse andato a vivere a Salemi restaurando lo stabile. Così, Vittorio Sgarbi finì su tutti i giornali. Ora, per il "suo" paese nella parte sud-occidentale della Sicilia, ha in mente un'altra novità: realizzarvi una grande mochea, che diventi il riferimento per tutti i musulmani residenti nell'isola. La proposta, Sgarbi, l'ha fatta nientemeno che all'Emiro del Qatar, Sheik Hamad Ben Kaliffa Al Thani, noto per essere uno degli uomini più ricchi del pianete e avere, tra le sue proprietà, il club clcistico Manchester City. Il critico d'arte ha formalmente dato la disponibilità a concedere il terreno all'interno del quartiere arabo del Rabato, nel centro storico della città. "I finanziamenti per la realizzazione della moschea - spiega - sono garantiti da un accordo bilaterale tra il Comune di Salemi e il Qatar" ha detto il sindaco di Salemi, che ha incontrato a Catania una delegazione del paese arabo guidata dallo sceicco Hamadi Ahmad, presidente della 'Qatar Carity Fondation', da rappresentanti dell'Ucoii, l'Unione della Comunità e delle Organizzazioni islamiche italiane e da Giampiero Paladini, presidente della Confime, la Confederazione delle imprese del Sud. Lo vuole la storia - "La Sicilia - dichiara Sgarbi - è entusiasta di accogliere l'Islam. Nulla è più importante che trovare sentimenti e convinzioni comuni nelle diverse religioni che contemplano un unico Dio. Anche per questo, così come nelle nostre città ci sono luoghi di culto cristiani, mi sembra importante che per i cittadini di cultura e lingua araba si provveda a costruire una moschea a Salemi. Lo impone la Storia".    

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