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Indignati contro Napolitano: uova e manganellate

Capo dello Stato all'Università di Bologna per ricevere una laurea honoris causa. Scontri tra studenti e polizia

Matteo Legnani
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"Presidente Napolitano, la laurea te la diamo noi oggi": con questo slogan gli studenti hanno accolto lunedì mattina a Bologna, in piazza Verdi, il presidente della Repubblica, in città per ricevere la laurea ad honorem in relazioni internazionali. Gli organizzatori della protesta, gli indignati della Rete-Occupy Bologna, sono partiti in corteo alle 11 per raggiungere l'aula Magna S.Lucia, dove hanno cercato di entrare per contestare Napolitano. Tutto intorno a via Castiglione molti i blocchi di polizia e carabinieri, che filtravano il passaggio anche della gente a piedi. Ci sono stati scontri con gli agenti, manganellate e cariche per impedire agli studenti di entrare nell'ateneo e lanci di uova da parte di questi verso l'edificio. Ferito un cronista di Repubblica. Napolitano contestato a Bologna: il video su LiberoTv Gli studenti sfidano la polizia: il video su LiberoTv OccupyBologna all'università: il video su LiberoTv Le contestazioni al presidente: guarda la fotogallery La cerimonia - Oltre a uno striscione contro Napolitano e il ministro Profumo, alcuni ragazzi tenevano in mano cartelloni su cui hanno riprodotto il disegno di una pergamena che simboleggia i vari tipi di laurea che vorrebbero consegnare al Capo dello stato, che hanno ribattezzato: una ad esempio per il "ddl Gelmini", una per "il governo delle banche", alle "politiche di austerity" e per "il bombardamento libico". Napolitano, comunque, è diventato dottore ad honorem in Relazioni internazionali. L'inquilino del Colle ha ricevuto la pergamena secondo il rito medievale. "Qui si respira l'aria che c'è alla Sorbona e a Oxford", ha commentato. La laurea a Napolitano è stata inserita nella giornata di inaugurazione dell'anno accademico. La cerimonia si è aperta con il corteo dei professori e degli organi dell'Alma Mater in toga, vestiti con i colori delle rispettive facoltà. Dal vivo suonava il Collegium musicum Almae Matris; presenti anche i ministri Anna Maria Cancellieri, Francesco Profumo e Piero Gnudi, che ha spiegato come "la visita del presidente è un onore per la città". Dopo gli scontri la Cancellieri ha commentato: "So che tutta Bologna e tutto il Paese sono con il presidente". Gli scontri - Nel dettaglio, gli indignati hanno tentato un blitz (fallito) nell'aula Santa Lucia. Gli studenti, che avevano scudi di cartone a forma di pergamena di laurea, sono stati bloccati in via Guerrazzi, all'incorocio con Santo Stefano, e dopo aver letto un comunicato sono tornati indietro gridando "ora diventeremo ingovernabili". Quindi hanno preso strada Maggiore verso il centro, per poi fare una piccola sosta in piazza della Mercanzia, e hanno quindi fatto irruzione nel Quadrilatero. In via dei Poeti gli indignati hanno tentato il blitz verso Santa Lucia, ma tutti gli accessi erano già stati blindati dalle forze della polizia. A quel punto è partito il lancio di uova. Quando i giovani hanno provato a forzare il blocco sono partite delle manganellate. Un crinista di Repubblica sarebbe stato colpito alla testa e a una mano. Successivamente il corteo ha bloccato i viali di cironvallazione, mandando in tilt il traffico cittadino. In parallelo, i militanti dei centri sociali tpo e Sadir, intorno alle 11, si sono ritrovati tra via Castiglione e via Orfeo: avevano sacchi della spazzatura con scritto "laurea".

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